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Robbie Williams in lacrime per la morte di Liam Payne: “Per grazia di Dio e/o pura fortuna, sono ancora qui”

L'autore di "Angels", 50 anni, ha confessato di essere ancora in uno stato di "shock, tristezza e confusione" per la scomparsa di Liam, avvenuta a soli 31 anni dopo esser precipitato dal balcone di un hotel di Buenos Aires

di F. Q.
Robbie Williams in lacrime per la morte di Liam Payne: “Per grazia di Dio e/o pura fortuna, sono ancora qui”

“Come dare un senso alla tragedia di Liam Payne?”. Con queste parole cariche di dolore, Robbie Williams ha rotto il silenzio sulla morte prematura del cantante degli One Direction, condividendo un toccante omaggio su Instagram. L’autore di “Angels“, 50 anni, ha confessato di essere ancora in uno stato di “shock, tristezza e confusione” per la scomparsa di Liam, avvenuta a soli 31 anni dopo esser precipitato dal balcone di un hotel di Buenos Aires. “Ho incontrato i ragazzi a The X Factor e li ho ‘guidati'”, ha ricordato Robbie, riferendosi al suo ruolo di mentore della boy band. “Erano tutti simpatici e adorabili. Mi è piaciuto prenderci in giro in modo leggero, e ho pensato a tutte le volte che ero io quel ragazzo che prendeva in giro le popstar che mi avevano preceduto quando ero nei Take That”. Robbie ha poi rivelato di essersi avvicinato a Liam negli ultimi anni, offrendogli il suo supporto nelle sue battaglie contro la dipendenza: “Le prove e tribolazioni di Liam erano molto simili alle mie, quindi aveva senso contattarlo e offrire il mio aiuto. Così ho fatto”.

Il cantante ha quindi colto l’occasione per lanciare un appello alla gentilezza e all’empatia, invitando i suoi follower a riflettere prima di giudicare o pubblicare commenti online. “Prima di scrivere qualsiasi cosa su internet, pensate: ‘Devo davvero pubblicare questo?'”, ha scritto Robbie. “Anche se non pensate davvero che le celebrità o le loro famiglie esistano, esistono, eccome. Carne e ossa e immensamente sensibili”.

Robbie, che ha combattuto a lungo contro l’abuso di sostanze e alcol, ha condiviso anche le sue esperienze personali, ricordando una ricaduta avvenuta quando aveva 31 anni, la stessa età di Liam al momento della sua morte: “Ricordo la morte di Heath Ledger e pensavo ‘io sono il prossimo’”, ha confessato. “Per grazia di dio e/o pura fortuna, sono ancora qui”. Williams ha poi concluso il suo tributo con un messaggio di cordoglio e un invito alla gentilezza: “Anche gli sconosciuti famosi hanno bisogno della vostra compassione. Che ragazzo bello e talentuoso. Che tragica e dolorosa perdita per i suoi amici, la sua famiglia, i fan e, a giudicare dall’energia che questo momento ha creato, il mondo. Siate gentili”.

La morte di Liam Payne, avvenuta mercoledì scorso a Buenos Aires, ha scosso il mondo della musica. Secondo le indagini, il cantante sarebbe caduto dal balcone del suo hotel dopo una notte di eccessi. La polizia ha confermato che la stanza d’albergo era “completamente a soqquadro” e che sono stati ritrovati una bottiglia di whisky, un accendino e un telefono cellulare nel cortile interno dell’hotel ma molti elementi ancora non tornano.

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