“Penso che sia sotto gli occhi di tutti che vi è una chiara aggressione a Scarpinato e a me“. Il parlamentare del M5s, ex capo della procura nazionale antimafia, Federico Cafiero De Raho, risponde cosi a ilfattoquotidiano.it sulle modifiche alla legge istitutiva della Commissione parlamentare Antimafia che escluderebbero dai lavori, per incompatibilità, gli ex pm che in passato hanno trattato i dossier di cui si occuperà la Commissione. “Ricordo che Gasparri disse ‘io devo andare in commissione antimafia perché da un lato devo impedire a Cafiero De Raho di farne parte e dall’altro devo difendere Berlusconi e Dell’Utri dall’attacco della procura di Firenze’ – dice l’ex procuratore nazionale che chiosa con una battuta – credo allora che, con la norma che vorranno o che pensano di adottare, il primo a dover uscire sia proprio il senatore Gasparri se si parla di incompatibilità“.

Il senatore di Forza Italia ha poi replicato: “Respingo al mittente le minacce di Cafiero De Raho condite da evidenti e palesi bugie. Io sono e sarò in Commissione Antimafia per difendere la verità la libertà – scrive Gasparri – non mi faccio intimidire da una aggressione che valuterò anche ai fini della mia tutela legale. De Raho è invece in una palese incompatibilità perché vorrebbe giudicare se stesso. Il che non è possibile. È più che legittima la volontà di stabilire delle incompatibilità per quanto riguarda la Commissione antimafia. È inutile che i grillini ed altri strepitino”. Sull’ipotesi di incompatibilità sollevata dalla maggioranza è invece di diverso avviso il saggista e storico Isaia Sales. “Nessuna incompatibilità – dice – credo che ex magistrati come De Raho e Scarpinato sulla lotta alla mafia e alla corruzione abbiano sviluppato tali competenze che ogni istituzione dovrebbe servisene”.

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