Tutti i consigli pratici per rendere una festa consumistica almeno un po' meno impattante sull'ambiente
Se c’è un motivo per cui Halloween è un evento realmente da paura, è per il suo spaventoso impatto ambientale: i mucchi di rifiuti prodotti, le enormi quantità di plastica utilizzata, dagli abiti ai decori, alle buste delle caramelle. Per non parlare dell’eccessivo spreco di zucche e dei nuovi costumi, per lo più in poliestere, plastica non biodegradabile, che vengano ogni anno gettati.
Vanno aggiunti all’“agghiacciante” conto anche le parrucche sintetiche, il trucco, i cappelli delle streghe e i glitter, per non parlare delle corna del diavolo e delle lanterne. Prodotti che contengono la plastica in PVC, la più difficile da riciclare, oltre a essere tossica e infiammabile. Ma sostanze chimiche tossiche si possono trovare anche in prodotti come il sangue finto e pitture per il viso.
Quelle migliaia di tonnellate di zucche buttate in discarica
Secondo il Guardian ogni anno nel Regno Unito vengono coltivate 24 milioni di zucche, di cui la metà utilizzate ad Halloween e poi gettate via, con la conseguente produzione di 18.000 tonnellate di rifiuti alimentari. Anche negli Usa delle 900.000 tonnellate di zucca prodotte quelle destinate ad Halloween vengono per lo più cestinate, anche perché molti non sanno neanche che sono commestibili. Peccato che le zucche buttate in discarica, e decomposte, producano metano, un gas climalterante.
Anche le decorazioni di Halloween, sempre per lo più fatte in plastica, vengono in parte gettate via dopo le feste (circa un quarto). Sempre secondo il Guardian, nel Regno Unito 2.000 tonnellate di decorazioni in plastica vanno sprecate, con opzioni di riciclaggio limitate.
Se non bastassero lo decorazioni ci sono anche tazze e piatti usa e getta. E poi le luci dei prodotti elettronici, che oltre a inquinare e accrescere la massa di rifiuti elettrici, richiedono risorse, come cavi in rame, un materiali raro. Dulcis in fundo, le ragnatele finte, pericolose perché gli animali potrebbero rimanerci impigliati e morire.
Esiste un Halloween sostenibile?
Ma allora come rendere Halloween meno ecologicamente spaventoso? Molte sono le cose che si possono fare. Quanto alle zucche, meglio acquistarle biologiche. Invece poi che che gettarle nella spazzatura generica, si dovrebbero compostare, oppure metterle fuori per gli uccelli o smaltirle nella raccolta dei rifiuti alimentari. Un’alternativa è cucinare la zucca, magari per farne una torta. Ma si possono anche arrostire i semi in forno. Si potrebbe anche pensare di rinunciare alla zucca edibile investendo in una decorazione riutilizzabile da mettere fuori dalla porta.
Per i vestiti, un suggerimento utile è quello di creare un piccolo evento autunnale prima di Halloween per scambiarsi gli abiti già posseduti (specie per i bambini). Si può in ogni caso creare un nuovo “outfit” con cose che già si possiedono tra vecchi lenzuoli, maschere e decorazioni avanzate, magari usando come base un top e un paio di leggins neri. Anche i vecchi vestiti strappati possono creare un’alternativa originale. Rispetto al trucco, si potrebbe valutare l’acquisto di qualcosa che si può usare tutto l’anno, come una paletta di ombretti smokey (color fumo). Resta sempre valido il consiglio di acquistare cosmetici con etichette ecologiche.
Per quanto riguarda le decorazioni, possono essere realizzate tranquillamente con carta, stoffa, zucche e foglie. Bottiglie con acqua e colorante alimentare produrranno un effetto “casa delle streghe” senza inquinare. E le luci? Perché non usare quelle di Natale, invece che raddoppiarle? Quanto alle candele, meglio a base di cera d’api o soia, durano più a lungo, non emettono fumi tossici e sono un’alternativa alle candele tradizionali.
Infine: come per ogni festa, bicchieri e stoviglie possono non essere usa e getta (oppure, meglio in plastica biodegradabile). Per raccogliere i dolcetti, è inutile comprare una borsa nuova, meglio riutilizzarla o usare una vecchia federa.
Per chi ha un giardino o vive Halloween all’esterno, può essere utile un cestino dove le persone possano gettare incarti delle caramelle o altro, magari decorato con un’atmosfera spettrale.
Va ricordato, infine, che, almeno in teoria, Halloween dovrebbe essere un piccolo evento che collettivo. Coinvolgere il condominio o la comunità in una pulizia a posteriori è un ottimo modo per concludere in maniera meno ecologicamente paurosa questa festa sempre più consumista.