Televisione

“Sono stato cliente di donne transessuali. C’entrano il piacere e la solitudine. Non nego quello che ho fatto, né che ci fosse piacere”: lo confessa Piero Marrazzo

L'ex giornalista e presidente della regione Lazio ha presentato il libro "Storia senza eroi"

di F. Q.
“Sono stato cliente di donne transessuali. C’entrano il piacere e la solitudine. Non nego quello che ho fatto, né che ci fosse piacere”: lo confessa Piero Marrazzo

Piero Marrazzo è stato ospite a “Domenica In” per la sua prima uscita televisiva per presentare il suo ultimo libro,”Storia senza eroi”. Nel volume l’ex giornalista e presidente della regione Lazio ripercorre la sua vita. La valanga su Marrazzo è arrivata con la notizia che era un cliente di donne transessuali.

“Non avevo commesso nulla di illegale, – ha tenuto a precisare Marrazzo a Mara Venier -, ma la politica richiede una assunzione di responsabilità. Mi sono dimesso perché la mia vicenda avrebbe danneggiato la Regione Lazio. Tengo però a sottolineare il lavoro che ho svolto negli anni precedenti: non ho mai avuto neanche un avviso di garanzia per corruzione o concussione. Mi sono sentito un ‘caso’ per 15 anni, non più una persona. Mi sono state accostate delle morti, storie di dipendenze, ma finalmente oggi posso sottolineare di essere stato vittima di troppe fake news”.

“Sono stato un cliente di sex workers, donne transessuali. – ha continuato – Ma solo oggi lo posso dire in televisione (…) È un piacere che, nel momento in cui lo fai, è figlio di due sensazioni personali… C’entrano il piacere e la solitudine. Non nego quello che ho fatto, né che ci fosse piacere. Siamo a Domenica In e penso sia giusto usare le parole adatte al caso: è giusto parlare di donne transessuali. All’epoca non c’erano le parole giuste. L’unica cosa che ho sbagliato è che ero andato con la macchina di servizio, ma è successo solo quella volta. Poi però nessuno si domanda perché avevo la scorta”.

Poi dopo il buio la risalita: “Sono caduto e grazie alle mie tre figlie mi sono rialzato. Questo libro serve per dire che ci si può rialzare dalle cadute. Pensiamo a tutte le ragazze che vedono le loro foto intime finite sulla rete, o ai ragazzi che si sentono sbagliati per orientamento sessuale. A loro dico che non è finita”.

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