La Lega alza la voce contro uno degli aumenti di tasse inseriti nella legge di Bilancio messa a punto dal ministro leghista dell’Economia Giancarlo Giorgetti. Si tratta del forte incremento del prelievo sui guadagni ottenuti con gli investimenti in criptovalute (bitcoin etc), con l’aliquota che salirebbe dal 26 al 42%, a partire dal 2025. “C’è una sola tassa che è aumentata e che spero non resterà così, che è quella sui bitcoin. Quella è una delle cose che spero possa cambiare in Parlamento”, ha detto il sottosegretario all’Economia Federico Freni.

“Chi l’ha messa in manovra non lo so, ma come Lega credo che una riflessione sul bitcoin vada fatta. Se c’è un settore come quello delle criptovalute che è un settore del futuro, aumentare così tanto la fiscalità sulle plusvalenze non è forse una mossa sensata, ci sono modi più sensati per farlo”, ha aggiunto.

Già nei giorni scorsi si erano fatti sentire altri esponenti leghisti. Alla domanda se fosse possibile una modifica durante l’iter parlamentare della manovra il deputato della Lega Giulio Centemero aveva risposto “Sembra di sì”. Centemero aveva poi spiegato; “La posizione di tutta la Lega è in questo senso”. Aumentare la tassazione “è controproducente perché spinge al sommerso, mentre noi vogliamo tutelare i piccoli risparmiatori, accompagnare un mercato in crescita, che è il futuro ed è usato da tanti italiani. Inoltre c’è un tema di allineamento geopolitico: noi lavoriamo con Musk e sosteniamo Trump e la loro posizione è chiara”.

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