“Alcaraz ha più colpi ma Sinner è più forte”. Game, set and match. Dopo la vittoria del numero 1 al mondo nell’esibizione saudita del Six Kings Slam contro lo spagnolo, Adriano Panatta ha elogiato così, a La Domenica Sportiva, il successo dell’altoatesino: “Mi ha stupito un’altra volta. Nonostante abbia perso il primo set è rimasto concentrato”. Stupito tanto per la prestazione offerta, quanto per il ricco e smisurato montepremi: “È un torneo particolare in cui la cosa più importante sono i soldi. Sinner ne ha guadagnati già un sacco: è già arrivato a 16 milioni di euro di soli premi, devi poi moltiplicare per due perché poi raddoppi con gli sponsor. Arriverà a una quarantina. Mi fa pensare che ho sbagliato anno di nascita”. C’è spazio anche per una battuta sul costosissimo omaggio donato a Rafa Nadal: “Anche a me hanno dato una racchetta d’oro, ma la mia era placcata”.
Six Kings Slam: la celebrazione saudita del denaro
In effetti, Panatta non ha tutti i torti, quanto a montepremi. Cifre folli e dove trovarle. L’esibizione in Arabia Saudita è stato il perfetto esempio di sportwashing. Tutta una questione di denaro: basti pensare che partecipare anche a una sola partita, come accaduto Medvedev gli è valsa un milione e mezzo di dollari. Per un match durato poco più di un’ora. E Sinner? Il vincitore del torneo ha guadagnato ben 6 milioni di euro, ovvero circa 5,5 milioni di dollari.