"Non mi porterebbe niente e non mi servirebbe nemmeno a niente, perché non ho bisogno di popolarità", le parole del conduttore a Libero
In tv vorrebbe fare “un programma tipo Mistero di approfondimento sull’ufologia, la ricerca spirituale, la medicina non tradizionale” perché “non ne parla nessuno” e a lui piacerebbe. Così Marco Columbro si è raccontato a Libero e lo ha fatto spiegando che le proposte televisive ricevute in questi anni non erano, diciamo così, nelle sue corde: “Quasi ogni anno mi fanno una proposta dal Grande Fratello ma non accetto perché, dopo 50 anni di professione che festeggio quest’anno, non mi porterebbe niente e non mi servirebbe nemmeno a niente, perché non ho bisogno di popolarità. Per cui: dal punto di vista professionale zero, da quello umano zero… Me ne sto a casa mia”.
Le idee chiare il conduttore ce l’ha, anche perché si occupa di gestire un hotel in uno dei luoghi più belli della Toscana, la Val D’Orcia. Non manca il ricordo di Silvio Berlusconi: “In particolare ricordo dopo che negli anni ì90 ebbi modo di incontrare il Dalai Lama in India. Un anno dopo, quando Silvio era presidente del Consiglio, mi chiamarono dal Centro tibetano in Svizzera, dicendomi che Sua Santità avrebbe voluto incontrare il presidente Berlusconi. C’erano problemi perché il Dalai Lama era considerato un terrorista dai cinesi. La Cina avrebbe potuto attuare ripercussioni economiche. Però lui mi disse subito che avrebbe avuto piacere ad incontrarlo e lo fece. Per fortuna non ci furono problemi coi cinesi”. E dello scomparso leader di Forza Italia, Columbro aveva parlato anche a Ciao Maschio, il programma di RaiUno condotto da Nunzia De Girolamo: “C’è stato un periodo in cui sono riuscito a metterlo anche a dieta. Mi vide molto dimagrito, allora gli spiegai del mio digiuno a base di brodo di frutta e di verdura. Ma lui non sapeva come dirlo a Veronica, sua moglie. Allora mi disse: ‘mi è venuta in mente un’idea, tu adesso fingi di essere un medico indiano, io la chiamo, ci parli e dici che io devo fare un digiuno di questi giorni. Così fece, la chiamò ed io mi dovetti fingere di essere un medico indiano. Dissi che Berlusconi aveva questo ingrossamento al fegato e che doveva fare il digiuno per dieci giorni. Gli dissi anche ‘mi raccomando, non deve fare sesso, altrimenti gli potrebbe venire un collasso’. Lei non la prese molto bene, ma riuscii a convincerla”.