“Vergogna”, “fuori dall’Aula”, “dov’è il vostro decoro?”. Seduta tesa – per usare un eufemismo – a Imperia, con il consigliere d’opposizione Ivan Bracco che è stato portato fuori a forza dalla polizia locale. Tutto è nato quando è stata presentata la proposta dal contenuto insospettabilmente ordinario che vincola i consiglieri uomini a entrare in Aula indossando giacca e cravatta. A quel punto Bracco, sfidante di Claudio Scajola per la coalizione di centrosinistra alle scorse elezioni, ha preso la parola. Nell’intervento ha cominciato a elencare una serie di cose che in città non funzionerebbero, dalla sanità ai trasporti pubblici, e che si tratta di questioni ben più importanti della proposta del centrodestra per migliorare il decoro del Consiglio comunale. “Mi metterò la giacca e la cravatta quando ci sarà un servizio sanitario degno di questo nome – ha detto Bracco – quando i trasporti pubblici saranno implementati”.

Il presidente Simone Vassallo lo ha interrotto, invitandolo ad attenersi all’ordine del giorno, ma Bracco ha continuato col suo discorso. Così Vassallo gli ha tolto la parola, ma il consigliere ha proseguito, a microfono spento, urlando. Come si vede nel video girato da Imperia Post, la situazione è presto degenerata, e il presidente ha chiamato la polizia locale, che ha fatto alzare Bracco di peso e lo ha accompagnato fuori. “Ieri ho capito cosa significa vivere in un regime fascista” ha detto a ilFattoQuotidiano.it, ricostruendo la vicenda. “Vogliono il decoro in Aula, ma è decoroso avere un sindaco prescritto per reati gravissimi? È così che si dà dignità a un’assise? Sono stato interrotto e mi hanno urlato sopra. Se servirà, lo farò di nuovo e mi farò portare fuori dalla forza pubblica. Con atti di non-violenza cercherò di far rispettare la democrazia, perché siamo arrivati a un punto di non ritorno. Spero si interessi del caso il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella“.

Video Imperia Post

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