Un mese fa, quando il dolore era ancora freschissimo, era già intervenuta sotto un suo post accusandolo di “seminare il solito odio”. Ora, dopo i commenti per l’uccisione del migrante del Mali da parte di un agente della Polfer che il giovane aveva aggredito, è tornata a farsi sentire: “Non mi stupisco più di nulla, ha già avuto il coraggio di servirsi della morte di mio figlio”. La madre di Giacomo Gobbato, morto il 21 settembre a Mestre mentre tentava di sventare una rapina ai danni di una donna da parte di un moldavo, sta portando una civile contestazione all’uso che il ministro Matteo Salvini fa dei suoi social in tema di migranti. L’ultima occasione è stata la frase pronunciata dal leader della Lega dopo l’uccisione di Moussa Diarra in stazione a Verona per mano di un poliziotto.

“Con tutto il rispetto, non ci mancherà”, aveva commentato subito Salvini. Parole che hanno indignato molti e riprese in un lungo post dalla pagina Facebook Abolizione del suffragio universale. Lì ha trovato spazio un commento – con oltre 1.800 reazioni – della madre di Gobbato Valentina La Vale, così è registrata su Facebook: “Quest’uomo ha avuto il coraggio di servirsi della morte di mio figlio, il ragazzo che a Mestre è stato accoltellato a morte per sventare una rapina, per seminare il suo odio contro gli immigrati, al punto che uno dei suoi sgherri/seguaci ha scritto che è stato il karma, visto che mio figlio era attivista del Centro Rivolta. Non mi stupisco più di nulla”, ha scritto la donna accusandolo sostanzialmente di strumentalizzare la vicenda.

Già nell’immediatezza dell’omicidio del figlio, la donna era intervenuta contro il ministro. La miccia era stata un post di Salvini: “Addio a Giacomo, ragazzo coraggioso che ieri notte non si è voltato dall’altra parte, tentando di fermare un delinquente straniero che stava aggredendo una donna e finendo accoltellato a morte – aveva postato il segretario leghista – Il nostro impegno, più forte che mai, è contrastare la criminalità che, troppo spesso, è figlia di immigrazione incontrollata”.

Poche ore dopo, la donna aveva commentato raccogliendo centinaia di like: “Se mio figlio sapesse che lei si serve della nostra tragedia per continuare a seminare il solito odio con cui lei nutre i suoi seguaci, riuscirebbe in qualche modo a tornare indietro per dirle un paio di cose. E si vergogni!”, era stato il messaggio della madre di Gobbato. Che aveva poi concluso: “Adesso cancellate pure il commento e bloccatemi come fate solitamente con quelli che non la pensano come voi, perché tanto quello che volevo dirle, l’ho detto”.

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