Giustizia & Impunità

Trasmesso alla procura per i minori il caso del 15enne suicida, la procuratrice: “Deve scendere il silenzio”

Sarà la procura per i minori di Ancona a indagare su eventuali responsabilità per il suicidio di un 15enne a Senigallia, lo scorso 14 ottobre. “Confermo l’arrivo del fascicolo trasmesso dalla procura ordinaria e da questo momento sulla gestione di questo procedimento deve scendere il silenzio” ha detto la procuratrice, Cristina Tedeschini. Lo studente, secondo i genitori, era vittima di atti di bullismo a scuola e per questo avrebbe preso la pistola d’ordinanza del padre per uccidersi in un casolare. La procura ordinaria aveva aperto un fascicolo per istigazione al suicidio.

“Un procedimento minorile è un procedimento dove l’obbligo di riservatezza è rafforzato dalla immanente necessità di assicurare la tutela di tutti i soggetti minori che possano essere interessati dall’azione della procura – osserva la procuratrice – tutti quanti, eventuali testi così come eventuali indagati. Fino al momento in cui questo ufficio non dovesse trovarsi a porre in essere atti che richiedano presenza di difensori o atti che devono essere comunicati a difensori l’azione sarà assolutamente riservata. E conseguentemente non potrà essere rilasciata alcun tipo di informazione”. I genitori avevano presentato una denuncia quando avevano scoperto che il figlio era scomparso con l’arma. Successivamente aveva depositato alcuni messaggi del ragazzo alla madre. “Non ce la faccio più, l’ho spiegato al prof ma lui non mi ascolta” uno degli ultimi messaggi alla madre.

Se hai bisogno di aiuto o conosci qualcuno che potrebbe averne bisogno, ricordati che esiste Telefono amico Italia (0223272327), un servizio di ascolto attivo ogni giorno dalle 10 alle 24 da contattare in caso di solitudine, angoscia, tristezza, sconforto e rabbia. Per ricevere aiuto si può chiamare anche il 112, numero unico di emergenza. O contattare i volontari della onlus Samaritans allo 0677208977 (operativi tutti i giorni dalle ore 13 alle 22).