Lei lo aveva denunciato e voleva separarsi, lui tre giorni dopo l’aveva uccisa con 29 coltellate a Fano. Il Tribunale di Pesaro ha condannato all’ergastolo, per omicidio volontario, Moustafa Alashri, 33enne di origine egiziana, che nella mattina del 13 novembre 2022 uccise, nel suo appartamento in viale Trieste a Fano, sua ex moglie Anastasiia Alashri, 23enne di origine ucraina, con la quale aveva avuto anche un figlio. All’imputato è stata inoltre tolta la responsabilità genitoriale ed è stato condannato a risarcire con 300mila euro il figlio minore, attualmente in Ucraina adottato dai nonni. La sentenza è stata pronunciata della Corte d’Assise di Pesaro dopo una camera di consiglio iniziata stamattina intorno alle 10, e conclusa alle 15.

La ragazza, originaria dell’Ucraina, era arrivata in Italia a marzo per fuggire dalla guerra con l’uomo e il figlio di 3 anni. Secondo i carabinieri, negli ultimi mesi il rapporto tra Alashri e il coniuge, era diventato sempre più conflittuale e la ragazza aveva manifestato la volontà di separarsi. L’11 novembre 2022 si era rivolta ai carabinieri per denunciare una situazione che aveva indotto la giovane donna ad abbandonare l’abitazione e a rifugiarsi da un amico e collega di lavoro.

Domenica 13 novembre, in mattinata, aveva deciso di tornare a casa sua per prendere gli effetti personali: qui aveva incontrato l’ex marito, con cui – nella ricostruzione dei carabinieri – si era innescato l’ennesimo litigio. Da quel momento di lei si erano perse le tracce. A denunciare la scomparsa era stato l’amico. L’uomo era stato rintracciato nella stazione di Bologna. A quel punto avevano detto dov’era il cadavere e il coltello.

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