Un nuovo stadio a due passi da San Siro. Questa l’ultima proposta della delegazione di Inter e Milan – composta dai dirigenti di Oaktree Capital e Redbird Capital Partners -, presentata al Sindaco di Milano Giuseppe Sala e alla soprintendente Emanuela Carpani, ricevuti dal ministro della Cultura Alessandro Giuli. All’incontro era presente anche il ministro dello sport Andrea Abodi. Il progetto dei due club prevede l’acquisto dell’area circostante al Meazza, compreso lo stadio, per poter costruire un nuovo impianto proprio accanto a quello “vecchio”. A breve verrà presentata la manifestazione di interesse da parte delle due società.
La nota del Comune e le parole di Abodi
“È stata presentata ai Ministri l’ipotesi di costruzione del nuovo stadio di Milano a San Siro, di sviluppo delle aree circostanti, unitamente alle linee guida della rifunzionalizzazione dello stadio Meazza, già condivise con la soprintendente Carpani. Da parte di tutti gli interlocutori c’è stato apprezzamento e soddisfazione”. Così, la nota del Comune di Milano spiega quanto proposto da nerazzurri e rossoneri. “A breve i Club procederanno alla presentazione della manifestazione di interesse utile alla prosecuzione del procedimento. Nel frattempo, si attende la perizia dell’Agenzia delle Entrate per avere il quadro necessario per una valutazione complessiva”. Poi è arrivato il commento del ministro Andrea Abodi: “Tutti molto soddisfatti, un punto di svolta che sarà utile anche oltre Milano. La collaborazione pubblico-privata e tra le Istituzioni produce quasi sempre buoni frutti, nell’interesse di tutti”, ha detto a LaPresse al termine dell’incontro.
Cosa ne sarà di San Siro?
Questa, ora, è la domanda che tutti si stanno ponendo. Dopo tanti tira e molla, si torna alla prima ipotesi formulata più di cinque anni fa. Inter e Milan si erano affidati allo studio Populous per realizzare la nuova “Cattedrale“, ma l’ultimo progetto prevedeva di fatto l’abbattimento dello stadio esistente. Proprio su questo punto era intervenuto il Tar, confermando il vincolo culturale sul Meazza e quindi bloccando tutto . La nota del comune adesso parla di “rifunzionalizzazione dello stadio Meazza”. Ancora non è chiaro che cosa si intenda dire però: abbattere il terzo anello? Utilizzare il campo per le partite delle seconde squadre? Sono ancora tanti i punti interrogativi.
Milan e Inter vogliono uno stadio nuovo per guadagnare da tutto quello che sarà costruito intorno. Il vecchio progetto prevedeva uno stadio da 60mila posti (il Meazza attuale ne conta oltre 70mila), ma soprattutto un grattacielo di 17 piani, un gigantesco centro commerciale di 88mila metri quadri, un centro congressi, altre aree d’intrattenimento. Il sindaco Beppe Sala aveva ottenuto all’epoca una riduzione delle volumetrie entro i limiti previsti dal Piano di governo del territorio (Pgt). Come spiegato da Il Fatto Quotidiano, il progetto dei due club alla fine prevedeva comunque più cemento di quello consentito dal Pgt. Ora tutto riparte da zero, seppure con le stesse premesse.