"Il vero numero di persone malate in questa epidemia è probabilmente molto più alto rispetto a quello riportato, e l'epidemia potrebbe non essere limitata agli Stati con casi noti", fa sapere il CDC americano
McDonald’s è nella bufera dopo che negli Stati Uniti è scoppiata un’epidemia di Escherichia Coli legata al consumo dei suoi hamburger Quarter Pounder. Il contagio ha già causato un morto e decine di intossicati, ma le stime sono provvisorie dal momento che molte altre persone potrebbero essersi sentite male senza aver denunciato la cosa alle autorità. L’allerta lanciata dal Centers for Disease Control and Prevention (CDC) ha gettato nel panico i consumatori, facendo crollare le azioni della catena di fast food fino al 9% a Wall Street.
L’epidemia, iniziata a fine settembre, ha colpito 10 Stati occidentali, con la maggior parte dei 49 casi concentrati in Colorado e Nebraska. “Tutte le persone colpite hanno riferito di aver mangiato da McDonald’s prima di sviluppare i sintomi”, ha dichiarato il CDC, confermando che si tratta dello stesso ceppo di Escherichia Coli. Tra le vittime, un anziano deceduto in Colorado e un bambino ricoverato con gravi complicazioni renali. “Il decesso è stato segnalato in una persona anziana in Colorado, mentre un bambino è stato ricoverato in ospedale con gravi complicazioni renali”, ha precisato il CDC.
L’origine dell’epidemia e la risposta del CDC
L’epidemia è iniziata a fine settembre, coinvolgendo 10 stati occidentali degli Usa, con la maggior parte dei casi concentrati in Colorado e Nebraska. Finora, 49 persone hanno riportato sintomi di Escherichia coli, e tutte hanno riferito di aver mangiato da McDonald’s prima di ammalarsi. Il CDC ha confermato che tutte le persone colpite erano portatrici dello stesso ceppo del batterio. Tra le vittime, un anziano è deceduto in Colorado, mentre un bambino è stato ricoverato con gravi complicazioni renali legate alla sindrome emolitico-uremica, una condizione pericolosa per la vita.
Secondo il CDC, il primo caso è stato registrato il 27 settembre, mentre il più recente risale all’11 ottobre: “I dati epidemiologici mostrano che gli hamburger Quarter Pounder serviti da McDonald’s sono contaminati da E. coli e stanno causando malattie. Le prime informazioni della FDA indicano che le cipolle potrebbero essere una delle fonti di questa epidemia. Gli investigatori di tutte le agenzie stanno lavorando rapidamente per determinare quale sia l’ingrediente contaminato”, si legge nel comunicato pubblicato il 22 ottobre sul sito dell’ente. “Il vero numero di persone malate in questa epidemia è probabilmente molto più alto rispetto a quello riportato, e l’epidemia potrebbe non essere limitata agli Stati con casi noti”, fa sapere il CDC. Questo perché molte persone guariscono senza cure mediche e non vengono testate per E. coli. Inoltre, i casi più recenti potrebbero non essere ancora segnalati poiché solitamente ci vogliono 3-4 settimane per determinare se una persona malata fa parte di un’epidemia”.
E ancora, spiega il comunicato, “delle 18 persone intervistate, tutte (100%) riferiscono di aver mangiato da McDonald’s, e 16 persone riferiscono di aver mangiato un hamburger di manzo. Tra le 14 persone che ricordano quale hamburger di manzo hanno mangiato da McDonald’s, 12 (86%) riferiscono di aver mangiato un hamburger Quarter Pounder. Alcune persone coinvolte nell’epidemia hanno riferito di aver viaggiato in altri stati prima di ammalarsi. Almeno una persona ha mangiato da McDonald’s durante il viaggio”. Per questo motivo, ora gli “investigatori stanno cercando di determinare se le cipolle affettate o le polpette di manzo nei Quarter Pounder siano la specifica fonte di questa epidemia. Le informazioni preliminari sulla tracciabilità e distribuzione esaminate dalla FDA indicano che le cipolle affettate servite nei Quarter Pounder sono una probabile fonte di contaminazione. La FDA sta lavorando rapidamente per confermare che queste cipolle siano effettivamente la fonte dell’epidemia e per determinare se siano state servite o vendute in altre attività commerciali. Il FSIS sta conducendo un’indagine sulla tracciabilità delle polpette di hamburger servite da McDonald’s per determinare se la carne macinata sia una fonte di malattia. McDonald’s ha interrotto l’uso di cipolle fresche affettate e polpette di manzo Quarter Pounder in diversi stati per proteggere i propri clienti, mentre si cerca di confermare la fonte dell’epidemia. Gli hamburger Quarter Pounder non saranno temporaneamente disponibili in alcuni Stati. Se hai mangiato un Quarter Pounder di McDonald’s e manifesti gravi sintomi da E. coli, contatta il tuo medico”.
Le misure adottate da McDonald’s
In risposta all’epidemia, McDonald’s ha collaborato con le autorità sanitarie ritirando dalle proprie filiali negli stati colpiti le polpette di manzo e le cipolle a fette utilizzate nei Quarter Pounder. “I primi risultati dell’indagine indicano che un sottoinsieme di malattie potrebbe essere collegato alle cipolle a fettine provenienti da un unico fornitore“, ha dichiarato la catena in un comunicato ufficiale. “Continueremo a collaborare con i Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie e forniremo aggiornamenti mentre ripristiniamo il nostro menu completo”. Nonostante le misure precauzionali messe in atto, McDonald’s sta affrontando un contraccolpo finanziario, con un significativo calo delle sue azioni in Borsa. La notizia ha avuto un impatto immediato anche sul mercato azionario, con gli investitori preoccupati per l’impatto a lungo termine sulla reputazione della catena e sulle sue vendite.
Escherichia coli: i rischi e le modalità di contagio
Il batterio Escherichia coli si trova normalmente nell’intestino di esseri umani e animali, e la maggior parte dei ceppi è innocua. Tuttavia, alcuni ceppi possono causare gravi infezioni, con sintomi come crampi allo stomaco, diarrea e vomito. Il contagio avviene principalmente attraverso il consumo di alimenti contaminati, come carne poco cotta o prodotti lattiero-caseari non pastorizzati, ma anche attraverso acqua contaminata o contatto diretto con individui infetti. Le infezioni da Escherichia coli si manifestano generalmente entro tre o quattro giorni dall’esposizione, ma possono comparire anche dopo un solo giorno o fino a una settimana. Mentre la maggior parte degli adulti guarisce entro pochi giorni, bambini e anziani sono particolarmente vulnerabili a sviluppare complicazioni gravi, come la sindrome emolitico-uremica, che può portare a insufficienza renale.
Le indagini in corso e le prossime mosse
Al momento, il CDC sta continuando a indagare per identificare con precisione quale ingrediente del Quarter Pounder sia stato contaminato, ma al centro dell’attenzione ci sono le cipolle a fette, fornite da un distributore che serve tre centri di distribuzione. Le autorità sanitarie stanno inoltre monitorando la situazione per capire se il numero di casi possa aumentare nei prossimi giorni, e se altri stati possano essere coinvolti. Per ora, McDonald’s ha sospeso la vendita del Quarter Pounder negli Stati colpiti e ha intensificato i controlli sui suoi fornitori per evitare ulteriori casi di contaminazione. Le autorità invitano chiunque abbia consumato il prodotto e presenti sintomi come diarrea, crampi addominali o febbre a consultare immediatamente un medico.