Le dichiarazioni dell'allenatore del club giallorosso alla vigilia di Roma-Dinamo Kiev, valida per l'Europa League
“Abbiamo mancato i momenti decisivi, certe cose non vanno bene. Serve più fame e anche più malizia. Dobbiamo allenarci più intensamente per lavorare sulla testa. Lo stiamo facendo. Vedo giocatori che sono migliorati molto in tante cose. Non siamo però ciò che deve essere la Roma, cioè una squadra che vince le partite. Ho percepito che manca però una mentalità vincente“. Categorico e incisivo. Come sempre, Ivan Juric non si fa scrupoli e analizza – nella conferenza stampa alla vigilia di Roma–Dinamo Kiev, partita valida per l’Europa League – i problemi che incombono sul club giallorosso: 2 vittorie, altrettanti pareggi e sconfitte. Questione di mentalità? “Quando giochi partite di un certo tipo con voglia, idee e sacrificio devi ottenere qualcosa. In questo momento siamo in debito, abbiamo avuto prestazioni superiori ai risultati. Mentalmente non siamo pronti. I giocatori devono avvertire una situazione di totale m***a per reagire e ribaltare la situazione. Deve essere una sfida da vincere, devono diventare bestie. Voglio un’altra mentalità“. L’allenatore ex Torino, però, non vuole alibi per il suo operato: “A me non manca niente, ho una situazione perfetta. Mi confronto quotidianamente col direttore. Potrei attaccarmi alle scuse, ma è da deboli. Noi dobbiamo arrivare alla partita e mangiarli. Dobbiamo cambiare da subito: voglio cattiveria a costo di giocare meno bene. Cambiamo completamente questa mentalità”.
Manca cattiveria
Tanta abnegazione, ma poca cattiveria agonistica. E i non risultati sono la cartina tornasole perfetta: “Nell’ultima partita abbiamo visto la volontà di tutti, dall’altra parte non abbiamo ancora una mentalità vincente. Solo 3 vittorie nelle ultime 17 partite. Qua c’è tutto per lavorare bene, non dobbiamo avere scuse. Bisogna cambiare registro. Da domani e domenica mi aspetto una volontà ancora superiore: serve una cattiveria tale per uscirne”. Prima dell’aspetto tecnico, dunque, per Juric è fondamentale quello mentale, per tornare alla vittoria. A partire dall’Europa.