Parla del governo di Giorgia Meloni sul quale esprime un “giudizio positivo”, perché “in questi due anni ha messo in sicurezza i conti pubblici e in politica estera è stato serio e autorevole”. E, nei giorni in cui domina lo scontro tra esecutivo e Tribunale di Roma, che ha invalidato i trattenimenti di 12 richiedenti asilo nel centro albanese di Gjader, attacca “certi giudici”. “Non sono nemici di mio padre o di Giorgia Meloni – dice -, ma di tutto il Paese”.

Marina Berlusconi, all’inaugurazione della nuova libreria Mondadori in Galleria Alberto Sordi, nel centro di Roma, si esprime in una valutazione chiara su Palazzo Chigi, entrando anche nel merito del “contributo” chiesto alle banche, che in realtà si limita a un anticipo di imposte che avrebbero versato comunque. “Io resto fortemente negativa sulla logica della tassazione degli extraprofitti che trovo demagogica e anche dannosa per il mercato, ma questo provvedimento deciso dal governo mi sembra condivisibile e di buon senso, intanto perché tutela anche la credibilità del nostro sistema creditizio, poi trovo che anche la decisione di destinare le risorse che verranno ricavate a un settore che ha molto bisogno, come la sanità, sia una scelta condivisibile”. La presidente di Fininvest e Mondadori precisa di avere apprezzato che l’esecutivo di Giorgia Meloni si sia ispirato “ai valori dell’europeismo e dell’atlantismo“, perché “l’economia ne ha tratto beneficio e lo dimostrano i fatti. La Borsa è positiva, lo spread è calato e l’economia reale tiene”.

Quanto invece al tema dei diritti civili, Berlusconi precisa di sentirsi “più vicina alla sinistra di buon senso perché su questi temi specifici finora la sinistra si è mostrata più aperta e attiva. Poi il buonsenso c’è da entrambe le parti e dobbiamo augurarci che prevalga”. “La questione dei diritti non è di destra né di sinistra – risponde -, ma di civiltà e umanità, poi serve un cambiamento che richiede tempo, ma la politica ha il compito di fornire risposte a una società che cambia. L’evoluzione non deve essere frenata”. Discorso diverso, invece, sulla maternità surrogata, che in Italia è considerata reato universale: “La maternità – ha infatti detto – non si può trasformare in una mercificazione del corpo femminile. Sulla Gpa (gestazione per altri, ndr) sto facendo delle riflessioni. Io non sono di sinistra, sono una liberale berlusconiana”, ha concluso.

Quello che ha con Palazzo Chigi, ha continuato, è “un rapporto assolutamente normale, come è normale che abbia un rapporto costruttivo e positivo. A me interessa una sola cosa, che il governo in carica sia stabile faccia bene”. E alla domanda se intenda entrare in politica, conferma che non rientra nelle sue intenzioni. “Mi hanno fatto questa domanda un sacco di volte, mio padre me lo ha sempre sconsigliato – ha ricordato -. Io faccio l’imprenditrice, mi piace quello che faccio e questo vorrò continuare a fare in futuro”. Sulla possibile discesa in campo del fratello Piersilvio, invece, taglia corto: “Su Piersilvio parla Piersilvio e decide lui”.

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