In un recente video pubblicato sui social dell’Ultimate Tennis Showdown (UTS), a diversi tennisti è stato chiesto chi fosse il più grande “trash talker” del circuito. Il nome di Nick Kyrgios ha ottenuto per distacco il maggior numero di voti: tennisti come Ben Shelton, Lorenzo Musetti, Ugo Humbert e persino il suo amico Thanasi Kokkinakis hanno indicato l’australiano come il principale provocatore del tennis. Solo Dominic Thiem e Jan-Lennard Struff hanno offerto una scelta alternativa, votando per Gaël Monfils. Mentre Denis Shapovalov ha votato per Shelton.
Nel linguaggio sportivo, il “trash talker” è l’atleta che provoca gli avversari, spesso utilizzando linguaggio volgare, allo scopo di innervosirli. Questa pratica è particolarmente diffusa nella Nba, ma Kyrgios l’ha importata anche nel tennis. Probabilmente quello dei suoi colleghi era solo uno scherzo, ma Kyrgios non l’ha presa benissimo: l’australiano ha risposto sui social con un’emoji che scrolla le spalle, dimostrando la sua insofferenza alle critiche.
Recentemente, l’australiano ha espresso la sua volontà di tornare sui campi da gioco, convinto di poter vincere ancora uno Slam e zittire così i suoi detrattori. Per il momento, Kyrgios fa parlare di sé solo per i continui insulti a Jannik Sinner. Una battaglia in cui è rimasto praticamente da solo, visto che molti colleghi dell’azzurro si sono schierati al suo fianco. L’ultimo episodio è avvenuto dopo la vittoria del numero 1 al mondo contro Djokovic nella semifinale del Six Kings Slam. Mentre Kyrgios si conferma un maestro della provocazione, Sinner continua a mantenere un atteggiamento riservato e composto, evitando di entrare in polemica. L’italiano preferisce far parlare il campo, opponendosi con il silenzio agli attacchi verbali di Kyrgios. Chissà che un giorno i due non si scontreranno davvero in un match di tennis. Per ora c’è un solo precedente: Miami 2022, vittoria in due set di Sinner.