Un ambulatorio veterinario con tanto di sala operatoria e personale specializzato dedicato alle persone e alle famiglie con fragilità sociali. Un aiuto concreto per chi spesso rinuncia alle cure dei propri animali domestici e talvolta, viceversa, alle proprie pur di garantire il benessere di cani e gatti. Il progetto è nato a Roma grazie alla regia della Lav, in collaborazione con la Comunità di Sant’Egidio. Ieri pomeriggio il taglio del nastro con la viceministra delle Politiche sociali Maria Teresa Bellucci insieme ad alcuni beneficiari del centro coi loro animali.

“L’ambulatorio che offrirà visite, interventi e cure gratuite è un presidio veterinario che garantirà agli animali il diritto alla cura: un punto di approdo per non lasciare soli gli anziani e le famiglie che condividono la propria vita con un cane o un gatto” ha dichiarato Alessandra Ferrari, responsabile dell’area animali familiari Lav. Lo scopo dell’associazione è duplice, perché grazie all’ambulatorio “si prevengono separazioni dei nuclei familiari, abbandoni o maltrattamenti” ha aggiunto Ferrari. Spesso, infatti, per queste persone i loro animali sono l’unica famiglia e l’unico conforto rimasti. Così Lav interviene per tutelare i legami d’affetto, senza lasciare nessuno indietro.

Per il presidente della Lav, Gianluca Felicetti, “prendersi cura di un animale richiede molte risorse, non solo economiche, e spesso le persone con difficoltà non possono più far fronte a tutto ciò di cui i loro cani e gatti necessitano, arrivando persino a rinunciare ad essere curati pur di non lasciare soli i loro quattrozampe”. Felicetti si è rivolto al governo e alle istituzioni: “Il nostro obiettivo è anche quello di sollecitare le amministrazioni pubbliche a fare la nostra stessa cosa per rispondere efficacemente a questa esigenza sociale e rafforzare gli esempi positivi che fra gli altri la Regione Piemonte e i Comuni di Milano e Modena hanno iniziato a realizzare, così come a rendere più importante il primo piccolissimo fondo previsto dalla scorsa legge di Bilancio”.

Proprio durante il lockdown del 2020 è iniziata la collaborazione tra Lav e Comunità di Sant’Egidio per rispondere alle esigenze di tantissime famiglie: nutrire gli animali, portarli fuori, farli visitare e curare qualora necessario. La realizzazione dell’ambulatorio di veterinaria sociale – che nel primo anno di attività si propone di aiutare almeno 400 persone in difficoltà – è stata possibile grazie alla generosità dei soci Lav, con una spesa di impianto pari a 170mila euro, mentre il costo stimato per i primi dodici mesi di attività sarà fra gli 80 e i 100mila euro.

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