Cronaca Nera

Due donne morte annegate in Veneto: la procura di Rovigo indaga su istigazione al suicidio

Due donne in Veneto sono morte entrambe annegate la scorsa settimana, una nel fiume Po e l’altra in un laghetto per la pesca sportiva nel padovano. La procura di Rovigo, rilevando similitudini, ha deciso di aprire due fascicoli “paralleli” sulle due vicende, entrambi con l’ipotesi di reato di istigazione di suicidio. I due episodi sembrano avere dei presupposti differenti.

La morte di Rossella Zanin, 59 anni, è avvenuta domenica 20 ottobre a Este, in provincia di Padova. La donna si trovava insieme al marito presso il circolo “Oasi no stress”. Mentre passeggiava con il cane vicino al laghetto del circolo, è scomparsa improvvisamente, senza lasciare tracce. Il suo corpo è stato poi ritrovato nelle acque del laghetto, poco distante dall’animale. Il marito, in quel momento, si trovava altrove, impegnato in una conversazione con altre persone. Le prime ricostruzioni fanno ipotizzare che Rossella si sia immersa nell’acqua nel tentativo di recuperare il cane. Il procuratore capo di Rovigo, Manuele Fasolato, ha annunciato che la procura procederà con l’ipotesi di reato di istigazione al suicidio. Nei prossimi giorni il magistrato disporrà l’autopsia sul corpo della donna per accertare “la causa e l’epoca del decesso”.

Nel secondo caso si una donna congolese di 40 anni, A.L., che si sarebbe tolta la vita domenica scorsa lungo il fiume Po, nel comune di Crispino, in provincia di Rovigo. Il gesto estremo sembrerebbe essere stato motivato dalla disperazione a seguito di una truffa subita. Al momento, la procura ha aperto un fascicolo contro ignoti. Il prossimo 28 ottobre verrà affidato l’incarico per l’esecuzione dell’autopsia, con l’obiettivo di stabilire con esattezza la causa e l’orario del decesso.