Le proteste, uno sciopero preannunciato e i tanti infortuni. Si è parlato tanto, forse anche troppo, del calendario che opprime la tenuta fisica e mentale dei calciatori. Ma si giocano davvero più partite rispetto al passato? La risposta è no. E non solo: gli stipendi dei calciatori nel frattempo sono addirittura triplicati. Secondo l’agenzia Standard Football, che ha svolto un’analisi ad hoc circa il numero di partite giocate negli ultimi 20 anni, ci sarebbe una vera e propria “disparità significativa tra l’aumento esponenziale dei salari dei giocatori e il numero relativamente stabile di gare stagionali”. Dal Mondiale per club alla nuova Champions League, continua la guerra dei calendari (avviata dalle Leghe europee e dalla Fifpro Europe, il sindacato dei calciatori). Anche se, come dimostrano i dati, la mole dei match non è davvero lievitata come si vuole far credere.
Salari triplicati e stipendi senza senso
E così, la narrazione delle “troppe gare” potrebbe essere smontata da alcuni dati oggettivi. Prendiamo come esempio la stagione 2003/2004 del Real Madrid: comparata con quella dello scorso anno, la squadra dei Galacticos all’epoca aveva giocato 4 partite in più (59 contro le 55 di Vinicius e compagni) guadagnando in totale 98,21 milioni di euro lordi. Vent’anni dopo, il monte ingaggi tocca quota 327 milioni. “L’analisi evidenzia un drammatico aumento degli stipendi, in particolare tra i giocatori di medio livello. Questo aumento delle retribuzioni riflette una tendenza di mercato più ampia, in cui i club stanno investendo più pesantemente nei salari dei giocatori a tutti i livelli di talento”. Pensare che Frenkie de Jong al Barcellona abbia percepito quasi il doppio dello stipendio di Leo Messi nel 2013/14, fa riflettere, e non poco. Simbolo di un calcio profondamente squilibrato, in cui i ricavi non riescono più a sostenere l’aumento vertiginoso dei costi.
Il tempo giocato non è aumentato Ai risultati di Standard Football si aggiungono anche quelli del rapporto estivo del Cies Football Observatory sul numero di partite e sul minutaggio dei calciatori. Negli ultimi 12 anni i calciatori hanno disputato mediamente 22,7 partite (da un minimo di 18 a un massimo di 24,4, registrato nella scorsa stagione). Anche i minuti in campo si sono abbassati, soprattutto con l’introduzione dei 5 cambi e l’allargamento delle panchine. Ad aver inciso sullo spropositato numero di infortuni, è sicuramente l’intensità richiesta in allenamento e in partita dai club. Soprattutto nelle fasi concitate della stagione, dove i ritmi aumentano e la posta in gioco è sempre più alta. Una filosofia che spreme i giocatori a dare il massimo, forse anche più di quello che il fisico può permettersi. E così il gap tra vent’anni fa e oggi viene annullato, non per il numero di partite ma per l’elevato caricofisico.
Hai già letto 5 articoli
Acquista l'accesso illimitato a Ilfattoquotidiano.it
Partecipare in diretta ogni giovedì alle 16.00 alla riunione di redazione de ilfattoquotidiano.it e proporre la tua inchiesta
Partecipare al Forum di discussione con la redazione e il Direttore e lanciare la tua campagna su un tema o una battaglia di interesse pubblico. Scopri la nuova sezione dedicata ai sostenitori
Proporre il tuo post per il blog dedicato
Commentare tutti gli articoli
Navigare il sito senza pubblicità
Ricevere le newsletter tematiche
Leggere tutti gli articoli del Fatto Quotidiano 7 giorni dopo la pubblicazione
Sconto del 30% sull'abbonamento annuale a TvLoft e sui libri della casa editrice Paper First; sconto del 20% e sui prodotti del nostro shop online
Sottoscrivere la tessera alla Fondazione il Fatto Quotidiano al prezzo ridotto di 5€ (anziché 20€)
Infine riceverai la tua Membership card digitale e potrai usufruire dei vantaggi dedicati alle nostre Partnership
Partecipare in diretta ogni giovedì alle 16.00 alla riunione di redazione de ilfattoquotidiano.it e proporre la tua inchiesta
Partecipare al Forum di discussione con la redazione e il Direttore e lanciare la tua campagna su un tema o una battaglia di interesse pubblico. Scopri la nuova sezione dedicata ai sostenitori
Proporre il tuo post per il blog dedicato
Commentare tutti gli articoli
Navigare il sito senza pubblicità
Ricevere le newsletter tematiche
Leggere tutti gli articoli del Fatto Quotidiano 7 giorni dopo la pubblicazione
Sconto del 30% sull'abbonamento annuale a TvLoft e sui libri della casa editrice Paper First; sconto del 20% e sui prodotti del nostro shop online
Sottoscrivere la tessera alla Fondazione il Fatto Quotidiano al prezzo ridotto di 5€ (anziché 20€)
Infine riceverai la tua Membership card digitale e potrai usufruire dei vantaggi dedicati alle nostre Partnership
Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico
La Redazione
Tbilisi, 28 ott. (Adnkronos) - "Le irregolarità accadono ovunque, in ogni Paese". Lo ha dichiarato il premier della Georgia Irakli Kobakhidze, del partito Sogno Georgiano, in un'intervista esclusiva alla Bbc, accogliendo con favore il risultato elettorale ma respingendo le accuse di brogli e violenza. I risultati preliminari ufficiali della commissione elettorale georgiana hanno assegnato al partito al governo Sogno Georgiano una maggioranza assoluta del 54%, nonostante i sondaggi dei canali televisivi dell'opposizione indicassero la vittoria di quattro partiti di opposizione.
La presidente filo-occidentale della Georgia, Salome Zourabichvili, ha accusato le elezioni di "totale falsificazione" e ha invitato i sostenitori dell'opposizione a radunarsi fuori dal parlamento. Gli osservatori elettorali di questo stato del Caucaso meridionale al confine con la Russia hanno lamentato "condizioni non uniformi" nelle elezioni, suggerendo che l'entità delle violazioni del diritto di voto potrebbe aver influenzato il risultato.
Gli Stati Uniti e l'Unione Europea hanno sostenuto le richieste di un'indagine indipendente. Il Segretario di Stato americano Antony Blinken ha esortato i leader della Georgia a "rispettare lo stato di diritto , abrogare la legislazione che mina le libertà fondamentali e affrontare insieme le carenze nel processo elettorale". Tuttavia, il primo ministro ha insistito sul fatto che su 3.111 seggi elettorali, si sono verificati incidenti "solo in un paio di circoscrizioni", ma che in tutti gli altri "l'ambiente era completamente pacifico".
L'Unione Europea ha risposto congelando la richiesta della Georgia di entrare nell'Ue, accusandola di "arretramento democratico". A Tbilisi è stato concesso lo status di paese candidato solo lo scorso dicembre e si stima che l'80% dei georgiani voglia far parte dell'unione dei 27 paesi. Ancora prima che venissero resi noti i risultati, uno dei leader dell'Ue, l'ungherese Viktor Orbán, si è congratulato con Sogno Georgiano per aver ottenuto un quarto mandato e oggi si recherà in Georgia.
Gaza, 28 ott. (Adnkronos) - Hamas è aperto a un accordo con Israele. Lo ha detto un alto funzionario del gruppo islamista, mentre a Doha riprendono i colloqui volti a porre fine alla guerra e a liberare gli ostaggi. Husam Badran, membro di spicco dell'ufficio politico di Hamas con sede in Qatar, afferma in una dichiarazione diffusa dall'agenzia di stampa pro-Hamas Shehab che un accordo è possibile.
"Le nostre richieste sono chiare e note e si può raggiungere un accordo, a patto che Netanyahu resti fedele a quanto concordato", afferma Badran. Non è chiaro se i commenti di Badran siano una risposta alla proposta egiziana di un cessate il fuoco di due giorni a Gaza per scambiare quattro ostaggi israeliani con alcuni prigionieri palestinesi, seguito da 10 giorni di colloqui, scrive il Times of Israel.
Al Arabiya ha riferito in precedenza che Hamas sarebbe disponibile ad accettare la proposta egiziana a condizione che fosse incorporata nelle sue richieste del 2 luglio per un accordo sugli ostaggi. Il gruppo vorrebbe inoltre garanzie che Israele si impegni a far sì che la proposta egiziana faccia parte di un accordo completo.
Mosca, 28 ott. (Adnkronos/Afp) - Prosegue l'avanzata russa nel Donetsk, con le forze ucraine che stanno lottando nell’est del paese, affrontando soldati russi sempre più numerosi e meglio armati. Kiev sperava di distogliere le truppe di Mosca dal suo territorio lanciando un'offensiva a sorpresa nella regione russa di Kursk all'inizio di agosto. Ma questa strategia finora non ha funzionato. Il ministero della Difesa russo ha rivendicato la conquista di un villaggio nell'Ucraina orientale, molto vicino alla città industriale di Kurakhové, a cui le forze di Mosca sono ormai alle porte: i soldati russi hanno catturato il villaggio di Izmailivka, ha annunciato il ministero in una nota.
La città sembra sul punto di essere conquistata dalle truppe di Mosca, che nelle ultime settimane si sono avvicinate costringendo molti dei suoi abitanti alla fuga. Una decina di chilometri a nord di Izmaïlivka si trova Selydové, un'altra città che i soldati russi sembrano vicini alla conquista. Secondo gli osservatori sono già entrati in questa località. Ancora più a nord, è minacciata anche la grande città di Pokrovsk, importante centro logistico per le truppe ucraine. Considerata ancora relativamente sicura fino a qualche mese fa, la città vede i soldati russi avvicinarsi e l’intensità degli attacchi aumenta. Le truppe di Mosca sono ormai a circa otto chilometri di distanza.
Beirut, 28 ott. (Adnkronos/Afp) - Il ministero della Salute libanese ha dichiarato che un attacco israeliano avvenuto nel centro della città meridionale di Tiro ha ucciso almeno cinque persone e ne ha ferite altre 10, aggiungendo che il bilancio è provvisorio.
"Un attacco nemico israeliano questa mattina contro un edificio" nel centro della città costiera "ha causato un bilancio provvisorio di cinque morti e 10 feriti", si legge in una nota del ministero della Salute, aggiungendo che "sono in corso le operazioni per rimuovere le macerie".
Roma, 28 ott. (Adnkronos) - "Noi siamo amici degli Stati Uniti a prescindere da chi vinca le elezioni". Lo ha detto in un'intervista al Messaggero il ministro degli Esteri Antonio Tajani, aggiungendo di augurarsi che né Trump e né Harris "pensino di abbandonare lo scenario geopolitico europeo e quello mediterraneo-africano. Perché qui si giocano sfide politiche ed economiche di interesse fondamentale anche per gli Stati Uniti".
Roma, 28 ott. (Adnkronos) - "C'è un attacco da parte russa che non è soltanto militare. Ma sta anche nel tentativo di influenzare la situazione politica ed elettorale in Moldavia e in Georgia. Allo stesso tempo i russi continuano a fare attacchi cibernetici in molti Paesi". Lo ha detto in un'intervista al Messaggero il ministro degli Esteri Antonio Tajani a proposito della contestata vittoria dei filorussi alle elezioni in Georgia.
Roma, 28 ott. (Adnkronos) - l'Iran non deve reagire alla reazione, perché bisogna evitare l'escalation. In queste ore Israele ha compiuto un'azione mirata in replica a un attacco mirato. Non si tratta di una guerra generalizzata. Deve prevalere il senso di responsabilità. Tutti devono fare la propria parte e l'Iran deve anche convincere Hezbollah, Houti e miliziani siriani a non attaccare più Israele. Ora prevalga la diplomazia". Lo ha dichiarato in un'intervista al Messaggero il ministro degli Esteri Antonio Tajani.
"Dobbiamo favorire la designazione al più presto del nuovo presidente del Libano che, per costituzione, dev'essere un cristiano maronita - aggiunge Tajani - In assenza del Capo dello Stato - spiega -, in Libano il governo non può funzionare a pieno regime e non potrà affrontare concretamente il tema della tregua con Israele. In più, va rafforzato l'esercito regolare libanese affinché possa effettuare un effettivo controllo sul territorio nazionale. Queste forze regolari dovrebbero occupare uno dei due territori cuscinetto tra Israele e Hezbollah".
non riesci a leggere ilfattoquotidiano.it perché hai negato i consensi relativi alla pubblicità. Per continuare a leggerci accetta i consensi o diventa nostro Sostenitore (in questo modo navigherai senza nessuna inserzione).
Ti ricordiamo che il nostro lavoro ha un costo ripagato dalla pubblicità e dai sostenitori. Il tuo aiuto è per noi indispensabile.
Se clicchi “Accetta i consensi” acconsenti in questo modo al trattamento dei tuoi dati personali mediante l'impiego di tutti i cookie presenti sul sito, fermo restando la possibilità di revocare il consenso in qualunque momento. Navigherai in modo totalmente gratuito e potrai visualizzare fino ad un massimo di 5 articoli al mese, e vedrai la pubblicità. Che cosa sono i cookie?
Se clicchi su “Rifiuta e Sostienici” sottoscrivi un abbonamento Sostenitore a “ilfattoquotidiano.it”, al costo promozionale di 1€ al mese per 3 mesi. A decorrere dal quarto mese il costo dell'abbonamento diverrà di 5,99€ al mese, il tutto mantenendo le tue attuali impostazioni. Da abbonato potrai navigare senza alcun tipo di pubblicità.