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“Ho fatto tanti comizi e di solito non sono così nervoso. Ma, intervenire proprio dopo di lui, ho proprio questa sensazione”: così Obama ha rappato Lose Yourself di Eminem

I due hanno condiviso il palco nella serata di martedì, in occasione di un raduno elettorale a Detroit. Dopo l’endorsement dell’artista a favore della candidata democratica, l’inaspettata performance del politico ha sorpreso tutti

Si deciderà in pochi Stati la corsa alla Casa Bianca tra Kamala Harris e Donald Trump. E a spostare gli equilibri da una parte o dall’altra potrebbe essere il sostegno di personaggi noti e molto seguiti. Nella serata di martedì, durante un raduno elettorale a Detroit, Eminem ha lanciato il suo endorsement a favore della candidata democratica. Subito dopo ha lasciato il palco a Barack Obama, che ha rappato davanti al pubblico sulle note di ‘Lose Yourself’.

“Ho fatto tanti comizi e di solito non sono così nervoso. Ma, a intervenire dopo Eminem, ho proprio questa sensazione”, ha esordito l’ex Presidente, citando poi il celebre brano dell’artista – colonna sonora del film ‘8 Mile’ – tra gli applausi dei presenti. “He’s nervous, but on the surface, he looks calm and ready. To drop bombs, but he keeps on forgetting” (è nervoso ma in superficie sembra calmo e pronto a sganciare qualche bomba, ma continua a dimenticare), i versi recitati, anche con un buon flow. Un rapper d’eccezione, con il compito di convincere gli indecisi a schierarsi con Harris.

ANDATE A VOTARE” – Anche perché, una grande affluenza alle urne potrebbe essere decisiva. Il Michigan è, infatti, uno degli Stati in bilico dove si decideranno le sorti della sfida per insediarsi a Washington a gennaio. “La città di Detroit e tutto lo Stato del Michigan significano molto per me in vista di queste elezioni. Siamo al centro dei riflettori, ora più che mai, e penso che sia importante far sentire la nostra voce. Perciò incoraggio tutti a uscire di casa e andare a votare, per favore”, ha dichiarato Eminem rivolgendosi alla platea. Poi ha aggiunto: “Penso anche che le persone non dovrebbero avere paura di esprimere le loro opinioni e credo che nessuno voglia un’America in cui ci si debba preoccupare di poter subire ritorsioni o di cosa potrebbe accadere se si facessero sapere le proprie idee”.

Un’esortazione figlia di una decisa presa di posizione: “Ritengo che la vicepresidente Harris voglia questo futuro per la nostra nazione: un futuro dove questa libertà e molte altre saranno protette e rispettate”, ha chiosato l’artista prima di presentare Obama. Non è la prima volta che Eminem si schiera dalla parte dei democratici in occasione delle elezioni. Nel 2004 aveva pubblicato ‘Mosh’, una canzone di protesta contro George W.Bush, mentre nel 2016, il giorno del terzo dibattito Clinton-Trump, si era scagliato contro il tycoon newyorchese con il brano ‘Campaign Speech’. E non è un caso che, nel suo discorso di martedì a Detroit, Obama abbia evidenziato come la ‘playlist’ dem fosse migliore rispetto a quella dei repubblicani.

LE STAR DELLO SHOWBIZ STANNO CON HARRIS – In Michigan, Trump potrebbe essersi gettato la zappa sui piedi. Solo alcuni giorni fa, durante un discorso al ‘Detroit Economic Club,’ ha infatti affermato che una vittoria di Harris renderebbe il Paese “come Detroit: un disastro”. Un’uscita che, tra gli altri, non è piaciuta molto a Stevie Wonder. “Devo solo dire per la cronaca che non mi piace che qualcuno parli male di Detroit”, le parole del cantautore. E non è finita qui. Perché, secondo i media d’oltreoceano, la figlia dell’ex Presidente Ivanka avrebbe accompagnato Arabella, nipote dell’imprenditore, al concerto di Taylor Swift all’Hard Rock Stadium di Miami. Colpo basso. Soprattutto, considerato l’appoggio della popstar globale alla campagna della candidata democratica e l’astio di Trump nei suoi confronti. Intanto, anche dal mondo dello showbiz a stelle e strisce continuano ad arrivare messaggi di supporto per la vice di Biden: Olivia Rodrigo, Barbra Streisand, Robert De Niro, Viola Davis, Ricky Martin, Billie Eilish, Bruce Springsteen sono solo alcuni dei nomi che si sono esposti. A meno di due settimane dall’‘election day’ del 5 novembre, però, la sfida alla presidenza è ancora aperta.