Salò non può essere ricordata solo per aver dato il nome al regime fascista alleato dei nazisti tra il settembre del 1943 e l’aprile 1945. E’ il senso della manifestazione organizzata dal “gruppo 27 ottobre“, un’associazione di cittadini autoconvocati della città gardesana, in collaborazione con le sezioni Anpi Medio Garda, Bassa alle Sabbia, Vobarno e Gargnano e l’Arci Salò Circolo “Vittorio Zambarda”. L’iniziativa è in programma domenica 27 ottobre dalle 15.30 in piazza della Vittoria. La manifestazione nasce anche come risposta a un appuntamento di nostalgici che, da anni, si svolge ogni anno nella zona: una cena in “celebrazione” della marcia su Roma, che prevede anche l’esposizione di simboli e gesti fascisti, con tanto di saluti romani e discorsi inneggianti a quel periodo. “Si tratta di un evento vergognoso e purtroppo devo dire molto partecipato (pochi anni fa si sono contate quasi 400 persone, che per un piccolo comune come Salò sono tantissime)” scrive a ilfattoquotidiano.it Lorenzo, un giovane salodiano di 23 anni che si fa portavoce del “gruppo 27 ottobre”. “Salò – aggiunge – è una bellissima città popolata da persone stupende e non vogliamo più essere associati ad una tragica e vergognosa pagina della storia di questo Paese”.

Nel comunicato dell’iniziativa si ribadisce che “Salò e le aree circostanti non possono essere ridotte a un simbolo di un periodo così oscuro della nostra storia, ignorando il contributo fondamentale che molti salodiani e bresciani hanno dato alla Resistenza. La nostra manifestazione mira a ricordare a tutti che la lotta contro il fascismo non è solo una battaglia del passato, ma continua ancora oggi attraverso la difesa attiva e quotidiana dei diritti e delle libertà sociali e individuali. L’antifascismo, come sottolineiamo con forza, è un valore positivo e trasversale, che unisce piuttosto che dividere. Non si tratta di ideologia o di parte politica, ma di un principio fondamentale che riguarda tutti i cittadini, al di là delle loro convinzioni personali. Per questo, il nostro impegno è ribadire che le azioni antifasciste non sono solo retorica, ma si traducono ogni giorno in scelte concrete che difendono le libertà democratiche”.

Durante la manifestazione saranno raccontate le memorie della Resistenza salodiana, con le testimonianze di chi ha vissuto in prima persona quelle vicende. “La nostra speranza – si legge ancora nella nota – è che questa manifestazione stimoli una consapevolezza collettiva, ovvero che l’antifascismo è sì una scelta politica, ma anche una condizione necessaria per una società giusta e libera. Solo attraverso la partecipazione attiva e quotidiana di tutti possiamo difendere e garantire i diritti che ci appartengono”.

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