Idolo assoluto in campo e leggenda del club, oggi lo è stato anche sugli spalti. Juan Ramon Riquelme, attuale presidente del Boca Juniors, ha placato l’ira dei suoi tifosi dopo diversi scontri con la tifoseria avversaria del Gimnasia e, successivamente, con la polizia. Oggetti in campo, proiettili di gomma e spray lanciati dagli agenti antisommossa: inizialmente sospesa, la partita è poi ripresa regolarmente grazie all’intervento del Mudo. Dopo oltre 10 minuti di scontri, il Boca ha vinto ai rigori (con ben 4 penalty parati da Leandro Brey) e si è qualificata alle semifinali di Coppa Argentina.

Riquelme provvidenziale
Per evitare il peggio, Riquelme si è immolato in prima persona. Contrapposto tra la polizia e i suoi tifosi, il presidente del Boca Juniors ha disinnescato il momento di alta tensione che aveva costretto l’arbitro a sospendere la gara. Oltre ad aver salvato la partita (peraltro, vinta), con questo gesto Riquelme potrebbe aver evitato anche una possibile squalifica per i suoi supporters. Placati i tafferugli, l’ex calciatore è tornato nella sua postazione accompagnato da lunghi applausi.

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