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Stupratore seriale si travestiva da poliziotto per rapire e violentare donne nel garage di case: “Aveva insonorizzato e blidato la stanza, era una prigione”

I rapimenti con relative aggressioni sessuali sono stati commessi nel maggio e nell'agosto 2023 negli Stati Uniti

Rapiva e stuprava donne nel garage di casa travestendosi da poliziotto. Negasi Zuberi, un 30enne dell’Oregon è stato dichiarato colpevole per aver tenuto una donna in una cella che aveva costruito nel suo garage e di aver rapito e aggredito sessualmente un’altra donna poche settimane prima. I rapimenti con relative aggressioni sessuali sono stati commessi nel maggio e nell’agosto 2023. L’accusa di rapimento è punibile fino all’ergastolo, mentre il trasporto della vittima oltre i confini dello Stato con l’intento di commettere attività sessuali criminali può comportare una pena fino a 10 anni.

Il procuratore federale ha ricostruito per sommi capi gli atti criminali compiuti da Zuberi. Le attività dello stupratore seriale sono emersi per caso il 15 luglio 2023 quando i detective sono stati chiamati allo Sky Lakes Medical Center per parlare con una vittima di violenza sessuale. La donna ha detto che stava lavorando come prostituta a Seattle quando ha incontrato un cliente, Zuberi, verso mezzanotte della sera prima. L’aggressore ha detto alla vittima di essere un agente di polizia e che lei era in stato di arresto. Poi le ha messo le manette e le catene alle gambe. La vittima ha detto che Zuberi aveva un’arma da fuoco, distintivi della polizia, un taser e altri equipaggiamenti delle forze dell’ordine.

L’aggressore ha poi guidato la vittima per oltre 500 chilometri fino a casa sua a Klamath Falls, nel sud degli Stati Uniti, dentro un garage. “La stanza era stata realizzata per essere insonorizzata”, hanno spiegato le autorità. “La stanza aveva una porta di sicurezza e una porta esterna che rendevano molto difficile uscire, era una prigione”. Successivamente la vittima segregata nel garage ha iniziato a colpire a pugni la porta di sicurezza rompendola, infine è riuscita a scavalcare una piccola apertura nella porta e a scappare prendendo con sé la pistola di Zuberi e come nei più classici horror statunitensi è corsa lungo la strada urlando e chiedendo aiuto.

Il giorno dopo i detective hanno individuato Zuberi vicino a Reno, Nevada e l’hanno arrestato. L’FBI ha preso in carico le indagini e ha scoperto che sei settimane prima del rapimento di Seattle, Zuberi aveva rapito e aggredito sessualmente un’altra persona. L’FBI ha spiegato poi che potrebbero esserci state altre vittime visto che Zuberi sembra aver girellato per molti stati dell’Ovest con identità differenti. Zuberi è stato infine collegato ad aggressioni sessuali in almeno altri quattro Stati. All’interno della casa, gli investigatori hanno trovato appunti scritti a mano, uno schizzo di una struttura sotterranea e una lista di cose da fare tra cui non portarsi con sé lo smartphone e di rapire persone senza troppi legami familiari per non attivare indagini sulla loro scomparsa.