Doveva essere rinviata per gli evidenti impedimenti a causa del maltempo che sta colpendo nelle ultime ore l’Emilia Romagna. E invece, la Lega vuole comunque far disputare la partita tra Bologna e Milan, in programma sabato 26 ottobre alle ore 18, valida per la nona giornata di Serie A. Per il presidente Lorenzo Casini e l’assemblea, però, il rinvio non può essere una strada percorribile perché, un eventuale spostamento, creerebbe problemi di programmazione non indifferenti, considerando un calendario già colmo di impegni e turni decisi ad inizio stagione. Così, la Lega ha aperto ha tre diverse opzioni: nelle prossime ore, la decisione finale.
L’ordinanza
“A seguito dell’alluvione che ha interessato il Comune dal 19 ottobre in alcune zone della città ed in particolare nel quartiere Porto-Saragozza, sono in corso intense attività di ripristino della situazione nelle aree pubbliche e nelle proprietà private. Le intense piogge di questi giorni e le previsioni meteorologiche per le prossime giornate non consentono di prevedere il ritorno alla normalità nelle prossime ore”, così si era aperta l’ordinanza firmata dal sindaco di Bologna Matteo Lepore. “La partita Bologna-Milan peraltro porterebbe allo stadio Dall’Ara, in via Andrea Costa e quindi nei pressi dell’area più critica della città, circa 35.000 persone, con conseguenti problemi di Ordine Pubblico per la presenza della tifoseria e la chiusura del traffico in tutta la zona circostante sin dal primo pomeriggio e fino alla notte. Tutto ciò creerebbe notevoli difficoltà alle operazioni in corso ed aggraverebbe il contesto in cui già si trova quella zona, creando rischi per l’incolumità e la sicurezza delle persone. La necessità di sospendere la partita Bologna/Milan è stata condivisa dal Sindaco durante l’incontro di questo pomeriggio del Centro Coordinamento Soccorsi tenutosi presso la Prefettura di Bologna”. La Lega, però, non ha ancora disposto il rinvio in attesa di una soluzione, affinché la partita venga disputata regolarmente.
Le strade possibili
Per la Lega, dunque, il rinvio non è ancora ufficiale. Così, propone tre diversi scenari: la sconfitta a tavolino per 0-3 da infliggere al Bologna in caso di indisponibilità dello stadio Dall’Ara (ad ora agibile, per questo rimane l’opzione più remota), giocare in campo neutro (ipoteticamente a Como o Verona, ma a porte chiuse) oppure mantenere lo stesso scenario e la stessa data ma senza pubblico sugli spalti. Una svolta è prevista nelle prossime ore, in cui ci sarà un colloquio tra il Prefetto e il sindaco di Bologna.