Un ticket d’ingresso di 5 euro per poter visitare la storica basilica parigina di Notre-Dame. È ancora un’ipotesi ed è stata proposta dalla Ministra della Cultura francese, Rachida Dati. La storica chiesa sulla Senna, uno dei simboli di Parigi, sarà riaperta a dicembre dopo l’incendio che ne devastò la struttura. “La gratuità della cattedrale fa parte della sua bellezza”, dicono le voci contrarie: “Resto al principio della legge del 1905, che vuole che non si faccia pagare l’ingresso in un edificio religioso, che si sia credenti o meno, parigini o turisti” ha commentato il vicesindaco di Parigi, l’ecologista Frédéric Hocquard.
Rispettando le promesse delle autorità, Notre-Dame riaprirà al pubblico l’8 dicembre. In quella occasione Dati ha suggerito di “istituire una tariffa simbolica di 5 euro per tutte le visite turistiche alla basilica e consacrare totalmente questo denaro ad un grande piano di salvaguardia del patrimonio religioso”. Per la ministra infatti, un biglietto di 5 euro – ovviamente resterebbero gratuiti messe e servizi religiosi – consentirebbe allo stato di raccogliere “75 milioni di euro” per assicurare la corretta manutenzione del patrimonio religioso della Francia.
A sostenere la Dati invece, la coalizione di governo: “I francesi hanno massicciamente partecipato al finanziamento della ricostruzione di Notre-Dame. Sembra ormai naturale che Notre-Dame contribuisca alla conservazione e al restauro del patrimonio culturale e religioso di tutto il Paese”, ha osservato Jean Laussucq, deputato dei macroniani di Ensemble.
Era il 15 aprile del 2019 quando un incendio divampò nella cattedrale di Notre Dame a Parigi. Le fiamme provocarono il collasso del tetto e il crollo della guglia, ma i vigili del fuoco riuscirono a salvare la struttura portante e gran parte delle opere d’arte.