Ogni anno, il 25 ottobre, si celebra la Giornata Mondiale della Pasta, un’occasione per rendere omaggio a uno dei piatti più amati al mondo. La pasta, simbolo della tradizione culinaria italiana, non è solo un alimento, ma un vero e proprio patrimonio culturale. Dai formati più semplici a quelli più elaborati, dai condimenti classici come il pomodoro e basilico fino a quelli gourmet, la pasta riesce sempre a mettere d’accordo tutti, con la sua versatilità e la sua capacità di adattarsi a ogni palato e cultura.

Questo alimento ha una storia antica che affonda le sue radici nell’Italia del Medioevo, quando le prime versioni di pasta secca cominciarono a diffondersi nel sud del Paese. Da lì, la pasta è diventata una compagna fedele delle tavole italiane, attraversando epoche e cambiamenti sociali, fino a diventare oggi uno dei piatti più consumati nel mondo.

Ma perché la pasta è così amata? Oltre a essere una fonte importante di carboidrati, quindi energia, ha un altro segreto: la sua capacità di essere “confortante”. Un piatto di spaghetti al pomodoro o una lasagna fatta in casa ci riportano spesso a ricordi d’infanzia, a momenti di convivialità trascorsi in famiglia o tra amici. Non è un caso che in ogni angolo del mondo si possa trovare un piatto di pasta, reinterpretato con ingredienti locali, ma sempre legato a quella tradizione che parte dal cuore dell’Italia.

La Giornata Mondiale della Pasta è anche un momento per riflettere su temi importanti come la sostenibilità alimentare. La pasta, infatti, ha un basso impatto ambientale: richiede poca acqua e produce poche emissioni di CO2, rendendola un alimento ecologicamente sostenibile. Questo la rende un’alleata non solo per il gusto, ma anche per il pianeta.

Così, ogni 25 ottobre, il mondo si unisce sotto un’unica bandiera: quella della pasta, simbolo di tradizione, gusto e sostenibilità.

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