“Il momento più doloroso è stato sapere cosa ha attraversato mia figlia negli ultimi momenti della sua vita. Ma non è questo il punto del processo, il punto è che abbiamo capito chi è Filippo Turetta“. Lo ha detto Gino Cecchettin, in un momento di pausa del processo a Venezia a Filippo Turetta per il femminicidio della figlia Giulia. “Infatti – ha proseguito Cecchettin – adesso il suo avvocato vuole capirne di più, ma per me è chiarissimo. Quello che emerge oggi è che la vita del prossimo è una cosa sacra, e non bisogna entrare nel merito della vita degli altri”. “Giulia? È il mio amore”, ha concluso Gino Cecchettin.

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Il nome di Giulia pronunciato una sola volta, i “non so” sulle coltellate, il piano per ucciderla: le 6 ore di interrogatorio di Filippo Turetta

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