Il 50enne sta finendo di scontare il suo debito con la giustizia e dal carcere di Rieti fa sapere di avere già iniziato il percorso di transizione con una psicologa
“Il mio corpo di uomo non mi appartiene più”. Gabriele Paolini annuncia di voler cambiare sesso. Il “disturbatore” più noto della tv ne dà notizia direttamente dal carcere di Rieti dove si trova per scontare gli 8 anni che gli sono stati inflitti per induzione alla prostituzione minorile e produzione di materiale pedopornografico. Paolini sta per finire di scontare la pena e fa già parlare di sé con un annuncio spiazzante. Come riporta il Corriere della Sera il 50enne ha intenzione di cambiare identità. Il percorso di transizione sarebbe già iniziato con l’aiuto di una psicologa: “Qui ne ho passate davvero tante ma di recente ho avuto un problema di salute. L’operazione mi ha segnato molto e mi ha fatto capire che il mio corpo di uomo non mi appartiene più”, ha dichiarato.
Gabriele Paolini per anni è stato l’incubo dei giornalisti. Non c’era diretta televisiva in cui il suo capo non spuntasse alle spalle dell’inviato di turno. Quando andava bene rimaneva in silenzio, ma le cronache ci ricordano interventi ben più invasivi, fatti anche di insulti e gesti scurrili rivolti a personaggi della politica e dello spettacolo. Spesso, invece, invitava all’uso dei profilattici per combattere l’HIV (appello condivisibile nell’intento, meno nella forma in cui veniva fatto). Ma perché è finito in prigione? La vicenda ha avuto inizio nel 2013, quando Paolini ha trascorso 19 giorni in carcere e 20 mesi agli arresti domiciliari dopo un’ordinanza del giudice per le indagini preliminari. Secondo il gip, Paolini aveva avuto rapporti sessuali con alcuni minorenni, in cambio di soldi e regali, intrattenendo una relazione con un ragazzo di 17 anni.
Nel 2017, per l’uomo che ha sempre negato le sue colpe, è arrivata la condanna a 5 anni di reclusione. A questa pena si sono poi aggiunti i residui che hanno allungato la detenzione di altri tre anni, per un totale di otto; un cumulo di pene a suo carico tutte relative ad altre condanne per induzione alla prostituzione minorile, produzione di materiale pedopornografico e tentata violenza sessuale su minori. “[…] Respingo tutti i reati a me contestati perché non mi appartengono” aveva commentato Paolini. “Ho amato quel giovane, nonostante la differenza di età. Io avevo 39 anni e lui 17, ma lo ho amato per davvero. Ma se la Cassazione ha confermato la condanna, allora è giusto andare in carcere, non voglio misure alternative”. Ora che il debito con la giustizia sta per essere sanato, l’ex disturbatore tv è pronto a fare un passo oltremodo delicato e iniziare un nuovo capitolo della propria vita.