Giustizia & Impunità

“Informazioni segrete rubate da banche dati”: sei misure cautelari a Milano. “Furti su commissione, tra gli obiettivi anche politici”

Sei persone sono state sottoposte a misure cautelari su ordine del gip di Milano con l’accusa di aver “esfiltrato” dati e informazioni “sensibili e segrete” conservati nelle banche dati strategiche nazionali per ricavarne “profitto economico e di altra natura”, cioè per venderli a soggetti terzi. I database violati sono lo Sdi (in uso alle forze […]

Hai già letto 5 articoli
questo mese.

PER CONTINUARE A LEGGERE

1 € PER IL PRIMO MESE

Sei persone sono state sottoposte a misure cautelari su ordine del gip di Milano con l’accusa di aver “esfiltrato” dati e informazioni “sensibili e segrete” conservati nelle banche dati strategiche nazionali per ricavarne “profitto economico e di altra natura”, cioè per venderli a soggetti terzi. I database violati sono lo Sdi (in uso alle forze dell’ordine), Serpico (dati e operazioni finanziarie), il sistema dell’Inps, l’Anagrafe nazionale e il Siva, Sistema informativo valutario. L’inchiesta è condotta dai pm della Direzione distrettuale antimafia di Milano Francesco De Tommasi e Gianluca Prisco, coordinati dall’aggiunta Alessandra Dolci e dal procuratore capo Marcello Viola. Quattro indagati sono stati arrestati dai Carabinieri di Varese e posti in custodia ai domiciliari, per altri due sono scattate misure interdittive. Disposto anche il sequestro di alcune società, eseguite decine di perquisizioni in Italia e all’estero.

L’accusa principale è di associazione a delinquere finalizzata all’accesso abusivo a sistemi informatici. Tra gli arrestati ci sono hacker, consulenti informatici e appartenenti (attuali e passati) alle forze di polizia: il furto dei dati avveniva anche su commissione e tra gli obiettivi, a quanto si apprende, c’erano anche esponenti politici. Per sabato 26 ottobre è convocata una conferenza stampa alla quale parteciperà anche il procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo, Giovanni Melillo.

Il tema degli accessi illeciti alle banche dati – deflagrato a marzo con l’inchiesta sui dossieraggi a carico del finanziere Pasquale Striano e del pm Antonio Laudati – è stato al centro di una riunione tenuta appena giovedì pomeriggio a palazzo Chigi, coordinata dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano (autorità delegata per i servizi segreti) a cui hanno preso parte i vertici delle forze di Polizia, dell’intelligence, dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale e del comparto della Difesa. Il tavolo si riunirà di nuovo a novembre per chiudere l’assetto delle nuove regole con linee guida vincolanti.