“La cosiddetta patente a crediti com’è stata fatta, è una presa in giro, forse aiuterà i consulenti del lavoro visto che le imprese possono comprarsi una certificazione per non essere sottoposti a controlli, ma non è quello che serve per fermare le morti sul lavoro”. Lo ha detto Maurizio Landini, segretario generale della Cgil a margine della manifestazione proclamata unitariamente da Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec Uil, in occasione dello sciopero nazionale di 8 ore per tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori del settore della componentistica della filiera non metalmeccanica dell’automotive. “Qui continuano a morire mediamente 3 lavoratori al giorno, gli infortuni stanno aumentando e lo dico in modo molto secco, gli interventi che fin ora sono stati fatti dal Governo sono interventi burocratici per dire che esistono ma che non affrontano assolutamente i problemi. Rispetto alla questione della sicurezza credo ormai che si fa fatica a trovare le parole giuste -aggiunge-. Siamo di fronte oggettivamente a quello che ha detto il presidente della Repubblica, dice una cosa di fondo: ‘Qualsiasi persona onesta e normale non può continuare a far finta di niente”

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