Al via oggi, venerdì 25 ottobre, la terza edizione del Festival di Oxfam Italia Creiamo un futuro di uguaglianza. Una tre giorni con studiosi, politici, scrittori, giornalisti e rappresentanti della società civile per discutere e approfondire le tematiche legate alle disuguaglianze economiche e sociali. Bastano pochi dati: in Italia lo 0,1% più facoltoso possiede oggi circa il 9% della ricchezza netta nazionale mentre nel 1995 ne possedeva il 5%.

Da questi pochi numeri, il Festival ha aperto i suoi lavori con l’intervento di Clara Mattei, economista e docente della New School for Social Research di New York “Il nostro sistema economico ci sta uccidendo e disumanizzando. È necessario promuovere la conoscenza critica come strumento di sopravvivenza, per trasformarlo in favore degli esseri umani e non dei profitti”.

La crescita delle disuguaglianze è un fenomeno profondamente nocivo per l’economia e la società nel suo complesso – ha commentato Roberto Barbieri, direttore generale di Oxfam Italia – Le disuguaglianze ostacolano la mobilità inter-generazionale, minano le prospettive di sviluppo duraturo e sostenibile, e indeboliscono il grado di coesione sociale. Per ostacolare le tendenze in atto sono necessari interventi che prevengano, a monte, un’iniqua distribuzione di potere e di esiti economici sui mercati. Serve da un lato supportare le dotazioni finanziarie e di capitale umano per chi proviene da un background svantaggiato, e dall’altro revisionare profondamente le regole che governano i processi economici come il rafforzamento della tutela della concorrenza, politiche di regolamentazione finanziaria, politiche industriali basate sull’innovazione e sulla buona occupazione e non sui bassi salari, politiche del lavoro che rafforzino il potere contrattuale dei lavoratori e limitino il ricorso a forme di occupazione non standard. Solo così si crea un campo da gioco paritario per tutti in cui ognuno, senza distinzioni, possa esprimersi al meglio delle sue possibilità.”.

TAX THE RICH!

Non solo le disuguaglianze economiche sono in aumento, ma recenti ricerche empiriche hanno dimostrato come in diversi paesi europei, tra cui l’Italia, la Francia e i Paesi Bassi, oltre agli Stati Uniti, il sistema fiscale sia nel suo complesso regressivo, con i contribuenti più ricchi che beneficiano di aliquote effettive del prelievo minori rispetto al resto della popolazione con redditi più modesti. Che il nostro sistema sia poco o per niente equo è anche la valutazione dell’85% dei cittadini italiani, trasversalmente agli elettorati di centrodestra e centrosinistra, rilevata da una recente indagine demoscopica dell’Istituto Demopolis per Oxfam Italia. Come correggere la rotta e rafforzare l’equità del nostro sistema impositivo, a partire da un maggiore contributo a carico dei più ricchi, è uno dei temi di cui si occuperà il Festival di Oxfam. Un’analisi che ha fatto anche da spunto all’incontro Tax the Rich: una questione indifferibile di giustizia sociale. Un’occasione per riflettere sull’attualità e il consenso pubblico di cui gode la proposta di una maggiore tassazione degli ultra-ricchi, tema su cui Oxfam ha condotto in Italia la campagna #LaGrandeRicchezza, supportata anche dal Fatto Quotidiano. Ne hanno parlato Peter Gomez, direttore de ilfattoquotidiano.it, Giorgiana Notarbartolo, esponente dei Patriotic Millionaires e Impact Investor PFC, Massimo Alberti, conduttore e giornalista di Radio Popolare, Mikhail Maslennikov, policy advisor su giustizia fiscale di Oxfam Italia con la conduzione della giornalista e autrice di La7, Gea Scancarello.

Qui tutte le informazioni e il programma completo dell’evento http://oxfam.it/festival

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