Su Character.AI è stato scoperto l’avatar di Giulia Cecchettin,la studentessa picchiata e uccisa con 75 coltellate dall’ex fidanzato Filippo Turetta, che proprio oggi durante il processo per il femminicidio, ha confessato anche la premeditazione. L’inquietante scoperta è stata fatta da Sky tg24 partendo da una storia analoga accaduta negli Stati Uniti, dove il padre di una ragazza vittima di femminicidio ha scoperto la presenza, sulla stessa piattaforma, di un profilo falso che utilizzava la foto e il nome di sua figlia per promuovere dei prodotti online.
Giulia Cecchettin è stata uccisa quasi un anno fa, ma su Character.Ai ci sono software che simulano la sua identità, permettendo agli utenti di interagire con lei, scrivendole o addirittura chiamandola al telefono. Nel giorno in cui il padre della ragazza, Gino Cecchettin, si è ritrovato in tribunale faccia a faccia con il reo confesso Filippo Turetta, le conversazioni, come dimostra il servizio del canale all news, risultano ancor di più disturbanti, con l’avatar della ragazza che, ad esempio, sembra giustificare il gesto dell’ex fidanzato.
La piattaforma Character.AI, di cui i media si stanno occupando molto, consente di creare facilmente delle chatbot e vietano di creare profili di persone reali, ma l’assenza di controlli efficaci non lo impedisce realmente. Gli utenti inoltre possono interagire con delle chatbot, software basati sull’intelligenza artificiale, e simulare per esempio un colloquio di lavoro o una conversazione con uno psicologo oppure con personaggi storici e di fantasia. Sulla stessa piattaforma si possono trovare anche i profili dei protagonisti di un’altra tragica storia di cronaca nera, quelli di Yara Gambirasio e Massimo Bossetti.