Salvini, Meloni e Tajani, insieme a Bandecchi, hanno scelto la chiusura della campagna elettorale di Marco Bucci per la presidenza della Liguria per celebrare i due anni di governo e mandare un messaggio di coesione a destra. Il sindaco di Genova, voluto dalla Lega e Claudio Scajola e convinto da Giorgia Meloni, malgrado malcelate resistenze dei suoi uomini locali, si presenta per dare piena continuità all’operato di Giovanni Toti, che tuttavia ritiene opportuno non presentarsi in sala. Una bandiera di Israele sventola in mezzo a quelle dei partiti della destra che sostiene Bucci, mentre un nutrito gruppo di balneari occupa un quarto della platea per contestare la presidente del Consiglio Meloni. Il pomeriggio segue una scaletta inconsueta, con l’intervento del sindaco e candidato inserito tra quello del leader di ‘Alternativa Popolare’ Stefano Bandecchi e quello del ministro degli Esteri Tajani, contestato da un leghista solitario che non apprezza la proposta dello ius scholae. “Il protagonista questa sera è Marco, non Matteo”, bacchetta i suoi supporter il leader leghista. Oltre al nutrito gruppo di balneari, desta curiosità la comitiva di bengalesi che dichiara di essersi “organizzata” per votare compitamente per Bucci: “Sono stato anche io un immigrato” strizza loro l’occhio il sindaco prima di essere accompagnato in sala dai suoi assistenti.

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