Informazioni riservate per “mettere in cattiva luce l’immagine di Letizia Moratti, favorendo così la candidatura di Attilio Fontana” alle Regionali in Lombardia del 2023. A chiederle, secondo la Procura di Milano, era Enrico Pazzali, sessantenne manager vicino al centrodestra, presidente della Fiera del capoluogo lombardo e indagato nell’inchiesta sui presunti dossieraggi tramite accessi abusivi alle banche dati delle pubbliche amministrazioni e delle forze dell’ordine. Dagli atti dell’indagine emerge come nell’ottobre 2022 Pazzali abbia chiesto a Carmine Gallo, ex superpoliziotto e suo socio – a sua volta indagato e arrestato – di svolgere “accertamenti” su persone “vicine politicamente” a Moratti, ex sindaca di Milano e ministra di Silvio Berlusconi, che aveva appena annunciato la sua corsa per la presidenza della Regione alle successive elezioni di febbraio (poi vinte da Fontana).

Per i pm infatti la Equalize srl, società di Gallo e Pazzali, serviva a quest’ultimo per “raccogliere notizie” sul conto di “‘competitors politico-economici” suoi e di “soggetti politicamente legati” a lui, “come ad esempio Fontana Attilio, attuale presidente della Regione Lombardia”, estraneo alle indagini. Dalle intercettazioni risulta che a ottobre 2022 Pazzali contattò Gallo per “ottenere informazioni riservate” su “persone legate a Moratti Letizia”, in particolare su componenti del consiglio direttivo di Lombardia Migliore, lista che promuoveva la candidatura dell’ex sindaca ed ex ministra. Il presidente di Fiera, in particolare, chiedeva all’ex poliziotto se avesse “qualcuno d’interessante da verificare”. E lui: “Sì, sì li guardo tutti“. Gallo, tra l’altro, secondo i pm aveva iniziato già nell’estate 2022 “a effettuare degli accertamenti sulle persone vicine politicamente” a Moratti.

Community - Condividi gli articoli ed ottieni crediti

MANI PULITE 25 ANNI DOPO

di Gianni Barbacetto ,Marco Travaglio ,Peter Gomez 12€ Acquista
Articolo Successivo

Banda dei dossier, il pm: “Soggetti pericolosi per la democrazia, hanno appoggi in mafia e servizi esteri”. Violata anche una mail di Mattarella

next