Un soffio improvviso di vento in un vicolo stretto fra case di pietra dalle finestre buie, l’urlo di un’invisibile civetta che squarcia il silenzio, un cigolio da un gruppetto di alberi, la sensazione di essere sfiorati da qualcosa di freddo… Non saranno mica le streghe, visto che siamo ad Halloween?! Già, ma quali streghe? Sfrondate dall’immaginario di creature sataniche, le maghe si presentano qui piuttosto come guaritrici o fate. O forse, in una visione ancora più positiva, come donne libere. Sulle tracce di queste mitiche creature, e senza dimenticare il dramma di tante innocenti arse sul rogo, partiamo alla scoperta di luoghi incantati un po’ in tutta Italia: luoghi che oltre al mistero hanno da offrire storia, arte, paesaggi e tanto altro.
Benevento, l’”hub europeo” delle streghe
Ogni anno, il 24 giugno – notte di san Giovanni – le streghe di tutta Europa si davano (o si danno, chissà?) convegno proprio nella città campana. Dopo aver pronunciato la formula “Sopra acqua e sopra vento, portami al noce di Benevento”, partivano con la loro scopa per trovarsi sotto un noce, albero tradizionalmente legato alle divinità femminili, dove danzavano e cantavano. Il noce galeotto fu abbattuto nel VII secolo dal vescovo Barbato. Ma le janare hanno continuato a confluire, perché per l’occasione l’albero rispunta. Per voi non lo farà, ma provate comunque ad andare sul Ponte Leproso, sul fiume Sabato: qui intorno era forse il noce, ma occhio, vi si aggira la strega Manalonga! La spettrale visita prosegue con Janua, il Museo delle streghe, ospitato nel cinquecentesco Palazzo Paolo V, e con il Museo del Sannio, dove pare si aggirino il fantasma di un monaco e di un ragazzo misterioso…
