Insomma, i due avrebbero intrapreso le loro strade “come singoli individui e non più solo come coppia”, questo nonostante la Markle due anni fa si fosse affrettata a definire il loro connubio come quello di “sale e pepe che vanno sempre insieme”
Gli esperti di comunicazione sanno che se ci si affanna a dare troppe spiegazioni si rischia di generare ancora più sospetti. Questo è l’effetto boomerang che stanno provocando le continue rassicurazioni inviate ai tabloid americani ed inglesi da “fonti vicine” a Meghan ed Harry. Le voci sul possibile divorzio tra i due sono aumentate e ultimamente hanno preso sempre più forza tanto che qualcuno azzarderebbe persino l’idea che Harry avrebbe presentato le carte agli avvocati. Ma non ci ci sono prove, solo rumors.
A dare più fiato a queste voci sarebbero state le immagini recenti della coppia che, da circa un mese, ha smesso di viaggiare mano nella mano. Harry è stato visto a New York, a Londra e in Africa a svolgere i suoi impegni caritatevoli e qualche appuntamento in tv più goliardico, mentre Meghan stava fuori dai riflettori. Quando lei è riapparsa a Los Angeles, su un red carpet, con un outfit molto appariscente e un nuovo stile, lui non era al suo fianco. Da qui l’acuirsi dei sospetti circa una crisi di coppia. Da allora amici anonimi e bene informati di vario genere fanno sapere che un divorzio non è all’ordine del giorno, e che la separazione riguarda solo il nuovo modo di gestire gli impegni che porterà Meghan ad occuparsi di business ed imprenditoria ed Harry a seguire con dedizione le sue cause benefiche.
“Comunque ci sono all’orizzonte nuove iniziative da condurre insieme” ha fatto sapere una fonte a People, ma per ora, “lei si è dedicata a fare la mamma mentre lui era lontano”.
Insomma, i due avrebbero intrapreso le loro strade “come singoli individui e non più solo come coppia”, questo nonostante la Markle due anni fa si fosse affrettata a definire il loro connubio come quello di “sale e pepe che vanno sempre insieme”. Eppure, questa svolta potrebbe rappresentare forse un vantaggio per il principe ribelle, almeno stando alle parole della ex direttrice di Vanity Fair e The New Yorker, Tina Brown. Meghan, a suo giudizio, sarebbe “impeccabile nel farle tutte sbagliate” e “quell’ingenuo di suo marito seguirebbe la sua guida ciecamente”. Parole pesanti che non si fermano qui. La Brown è una profonda conoscitrice della famiglia reale, due mesi prima che Lady Diana morisse in un incidente d’auto a Parigi, nel 1997, l’aveva incontrata a dimostrazione della confidenza da sempre avuta con la corona inglese. Nel 2022 scrisse “The Palace Papers”, un bestseller dedicato alla monarchia che oggi la porta a non nascondere la sua tristezza per colui che, a suo giudizio, ha sempre rappresentato una sorta di punta di diamante per i Windsor. “Harry è stato così ingenuo da sperperare tutto l’affetto che i britannici avevano per lui” e lo avrebbe fatto assecondando “le assolute schifezze” di progetti proposti dalla moglie.
“Harry sarebbe un perfetto principe Harry”, ha chiarito Tina Brown nel podcast The Ankler, spiegando che questa sarebbe “la vera tragedia in tutta questa storia”.
Il principe ribelle, infatti, “senza dubbio” rappresenterebbe il membro della famiglia reale più talentuoso, “lui sa quello che fa e sa come farlo”. In questo sarebbe davvero “impeccabile”, tanto quanto la moglie lo sarebbe nello sbagliare scientificamente tutto. Purtroppo, la sua sfortuna, stando ai dettagli di questa analisi, consisterebbe nell’essere completamente “soggiogato” da Meghan che avrebbe una totale incapacità di valutare le persone che l’avrebbe portata a fare tutte le scelte sbagliate possibili. “Una professionista in questo”. La conseguenza sarebbe stata che quando nel 2016 lui la incontrò, divenne “il suo agnello sacrificale convinto che Meghan sapesse tutto e che fosse una pragmatica holliwoodiana, spregiudicata, che sapendo come far funzionare le cose avrebbe fatto diventare tutti delle star”. Per questa ragione, o forse illusione, il principe inglese l’avrebbe seguita ciecamente, “come un bambino”.