Bagarre a Coffee Break (La7) sullo sterminio attuato da Israele a Gaza tra lo scrittore Moni Ovadia e il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri.
La discussione prende origine da un servizio della trasmissione sul recente vertice dei paesi Brics a Kazan, in Russia. L’acronimo Brics indica le principali economie non emergenti, ovvero Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica: da quest’anno il gruppo si è ampliato coinvolgendo Etiopia, Egitto, Iran, Emirati Arabi Uniti. Secondo il Fmi, i paesi del Brics, idealmente riuniti, a parità di potere d’acquisto, valgono quasi 4 miliardi di persone e il 32% del Pil mondiale contro circa il 30% del G7 con 800 milioni di persone.

Ovadia commenta: “Io penso che i Brics siano l’unica grande e vera novità di questa epoca. Vogliono giustamente una riforma dell’Onu. La catastrofe mediorientale che sta sterminando il popolo palestinese è proprio il risultato di un Onu afflitto dal veto degli Usa, che, in maniera ripugnante sbilanciati su Israele e sulla sua politica colonialista, hanno impedito un accordo qualsivoglia. Per me – aggiunge – l’atlantismo è un ferro vecchio che va veramente gettato nella spazzatura della storia. Poi non dico che i Brics saranno il miracolo, però smuoveranno un po’ questa palude internazionale di cui non se ne può più”.

Dello stesso avviso è l’ex sindaco di Palermo Leoluca Orlando, mentre Gasparri difende la causa occidentale: “Con tutti i suoi difetti l’Occidente garantisce democrazia”.
“Ed è questo il paradosso – replica Orlando – L’Occidente, che è la culla della democrazia, adesso sta tradendo le sue origini”.
“Noi siamo i garanti della democrazia – ribadisce il parlamentare – Quindi io non mi sento inferiore a nessuno. E a pochi giorni dell’anniversario del 7 ottobre, voglio ricordare il tentativo di sterminio che è stato fatto contro Israele che non vuole essere sterminato una seconda volta. Per il popolo ebraico, a cui sono solidale, non voglio un nuovo Olocausto“.
E Ovadia insorge: “Gasparri, io sono ebreo. Non dica queste cose, queste sono bestemmie“.
Il monito indignato dello scrittore dà il ‘la’ a Gasparri per monopolizzare i minuti finali del talk show, mentre il conduttore Andrea Pancani chiede ripetutamente alla regia di sancire la fine del subbuglio con un “gong”.

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