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Riccardo Iacona a La Confessione di Peter Gomez su Rai3: “Nel ’77 manifestavo poco, ma riversavo la passione politica nel lavoro”

Raramente Riccardo Iacona parla di se stesso in televisione, ma ospite a La Confessione di Peter Gomez, insieme a Lella Costa e Gad Lerner, in onda stasera alle 20.15, è tornato indietro di oltre 40 anni al periodo in cui frequentava il Dams di Bologna negli anni ’70. “Tutti quelli che facevano il Dams manifestavano in piazza, anche lei?”, ha chiesto il conduttore. “Era il ’76-’77. Ho vissuto il ’77 a Bologna”, ha risposto il conduttore di PresaDiretta su Rai3, facendo riferimento a un anno caldissimo sia per la controcultura giovanile, sia per gli scontri di piazza tra studenti della sinistra extraparlamentare e le forze dell’ordine. “Anno pesante?”, ha domandato ancora Gomez. “Sì, però io non facevo parte dei gruppi di autonomia. Io manifestavo poco. – ha spiegato Iacona – Diciamo che, quando ho cominciato l’università, ho cominciato anche a lavorare come aiuto regista e quindi la mia passione politica si esprimeva in altro modo”, ha raccontato ancora il giornalista. “Lei allora credeva nella rivoluzione?”, ha insistito il direttore del fattoquotidiano.it. “No, nella rivoluzione no, ma nel cambiamento sì, lo credevano tutti gli italiani. Era un periodo storico nel quale tutti noi pensavamo di avere il destino nelle nostre mani. Oggi non è più così: dentro i confini nazionali non succede niente che possa cambiare veramente la nostra vita”, ha concluso Iacona.

Nell’intervista Iacona ha parlato anche della sua lunga carriera in Rai, iniziata negli anni ’80 prima con Andrea Barbato, poi a fianco di Michele Santoro, anche nel momento più buio, quello dell’editto bulgaro, quando nel 2002 l’allora presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, buttò fuori dal servizio pubblico Enzo Biagi, Daniele Luttazzi, e Michele Santoro: “Per me è stato veramente drammatico e lo è stato anche per una parte del pubblico italiano – ha spiegato il giornalista – perché per la prima volta succedeva che un decreto politico cancellasse un programma che andava benissimo e raccoglieva una parte importante dell’opinione pubblica italiana. Se mi sono depresso in quel periodo? Beh certo, un po’ sì, io andavo tutti i giorni a lavorare, pur non lavorando”. Iacona poi ha seguito Santoro nel suo periodo a Mediaset, ma è poi tornato in Rai e dal 2009 conduce con grande successo il suo PresaDiretta che da domenica 27 ottobre lascia il timone a Report di Sigfrido Ranucci.