Salute

Attenzione a costumi, maschere e trucchi di Halloween, l’allarme del Guardian: “Contengono sostanze chimiche tossiche”

L’allarme del quotidiano britannico è forte e chiaro: nei costumi di Halloween ci possono essere contaminanti pericolosi, come piombo, cadmio e BPA

Vi siete mai chiesti come sono fatti questi articoli, che ormai da giorni riempiono gli scaffali dei negozi e vengono proposti sul web? Qualcuno l’ha fatto, e i risultati sono preoccupanti, come riporta The Guardian in un lungo articolo. E Öko-test offre consigli per l’acquisto.

L’allarme del quotidiano britannico è forte e chiaro: nei costumi di Halloween ci possono essere contaminanti pericolosi, come piombo, cadmio e BPA, rilevati tra l’altro dall’americano Center for Environmental Health in quantità molto superiori alle norme di legge. Per la cronaca, il piombo è estremamente tossico, tanto che uccide ogni anno nel mondo circa 900.000 persone e non esiste un livello di esposizione considerato sicuro. “L’avvelenamento da piombo danneggia molte parti dell’organismo, tra cui il cervello, i nervi, i reni, il fegato e il sangue. I bambini sono particolarmente predisposti, perché il loro sistema nervoso è ancora in fase di sviluppo”, scrive il Manuale MSD. Il cadmio è un metallo pesante che, con l’accumulo, può causare vomito, diarrea, insufficienza renale, demineralizzazione ossea e tumori. Quanto al BPA altri non è che il famigerato bisfenolo A, noto interferente endocrino capace di alterare lo sviluppo immunitario e riproduttivo; è rischioso soprattutto per i neonati.

Il veleno è indossato
Il problema è che gli abiti di Halloween sono usati per un brevissimo periodo – anno nuovo, moda nuova. Costano pochissimo e sono realizzati con materiali a basso costo, non controllati. Così acquistando prodotti di grandi e piccoli marchi di fast-fashion si rischia di portare a casa un pericoloso concentrato di veleni. Vale ad esempio per grandi nomi come Temu e Shein; quest’ultimo è accusato da ong tedesche (con tanto di prove) di usare materiali di cattiva qualità e di fornire prodotti altamente contaminati. A fugare ogni dubbio, ad agosto la rivista tedesca dei consumatori Öko-test ha esaminato 21 tra abiti, scarpe e accessori di Shein acquistati on line. Un terzo di essi era a malapena di qualità sufficiente, i restanti due terzi contenevano residui pericolosi di antimonio, dimetilformammide, piombo, cadmio, ftalati vietati, naftalina e idrocarburi policiclici aromatici.

Il primo è stato rilasciato da un abitino per bebè trattato con una soluzione che simula il sudore. Presente nei tessuti ignifughi, l’antimonio può causare irritazione cutanea, debolezza muscolare, astenia. E sudare non è difficile indossando abiti e mantelli sostanzialmente di plastica (poliestere riciclato). Il dimetilformammide, trovato in un abito da ragazza vivacemente colorato, è ritenuto tossico dalla UE e potenzialmente in grado di alterare la fertilità. Gli ftalati, altri interferenti endocrini, hanno superato di 15 volte i limiti di legge ed erano pure del tipo vietato. E per chiudere in bruttezza, gli idrocarburi policiclici aromatici sono cancerogeni.

Come possiamo aspettarci che questi brand del fast-fashion facciano di meglio su abiti praticamente usa e getta come quelli di Halloween? Le dichiarazioni di conformità non possono certo bastare, visti i risultati. Addirittura il marchio Spirit Halloween, al corrente della direttiva californiana contro il piombo, mette questa avvertenza su alcuni prodotti: “Avviso per i residenti della California. Questo prodotto può esporre al piombo”, specificando che per lo stato in questione (come se fosse una cosa soggettiva e il problema solo locale) è tossico. Viva la sincerità.

Crescono i dubbi
Un test condotto da Ikea e H&M sul poliestere riciclato ha individuato nel 49% del campione esaminato un altro ftalato (DEHP), anch’esso possibile interferente endocrino. “Spade di plastica, ali di plastica o tatuaggi adesivi – avverte il servizio consumatori della Renania-Westfalia, citato da Öko-test – contengono spesso solventi, plastificanti o altre sostanze nocive, capaci di compromettere la fertilità e sospetti interferenti endocrini”. La dentiera da vampiro è realizzata in PVC e può essere contaminata da altri cancerogeni derivati da sostanze usate per la produzione. Non è proprio l’ideale da infilarsi in bocca.

In alcuni cosmetici e occhiali per Halloween sono presenti i glitter, la cui vendita è vietata in UE dall’ottobre 2023 (con l’eccezione di quelli biodegradabili) perché rilasciano microplastiche. E se pensate di tenere via il costume per l’anno prossimo, sentite cosa ha dichiarato a The Guardian la prof. Miriam Diamond dell’università di Toronto: “I tessuti e le sostanze chimiche si degradano con il tempo. Quando sono infilati nell’armadio o nel cassetto, possono condividere quelle sostanze chimiche tossiche con gli altri abiti. Lo stesso avviene con il lavaggio”. L’ideale sarebbe dunque cimentarsi nel fai da te; in alternativa, ecco i suggerimenti della rivista tedesca.

I consigli di Öko-test
Controllare la presenza del marchio CE.
Preferire acquisti in negozio. Infatti il rischio è maggiore per i prodotti comprati su internet perché lì praticamente non ci sono controlli.
Verificare che i costumi e gli accessori come le parrucche non riportino la dicitura “ritardanti di fiamma”.
I costumi per i bimbi non devono avere stringhe o legacci, per evitare il rischio di soffocamento. Nel caso sostituirli con velcro.
Occhio ai prezzi troppo bassi.
Annusare i capi e le maschere. Se hanno un odore eccessivo di plastica, benzina o prodotti chimici non sono adatti per essere indossati.
Lavare i costumi prima di indossarli.
Per evitare irritazioni, indossare magliette e legging sotto i costumi, e cuffiette sotto le parrucche.