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Autonomia, la frecciata del governatore Occhiuto alla Lega: “Rischiamo di pagare alto prezzo per la loro bandierina da sventolare”

“Maurì, devo parlare un minuto di autonomia. Lo dico perché Maurizio Gasparri, ogni volta che c’è una cosa di Forza Italia, mi dice di non parlare d’autonomia perché lui è uno che normalizza tutto”. Così alla convention di Forza Italia “Al centro del Mediterraneo”, tenutosi a Palermo, Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria e vicesegretario nazionale del partito guidato da Antonio Tajani, si rivolge a Maurizio Gasparri, introducendo il suo intervento contro la legge Calderoli, sulla cui legittimità sarà chiamata a decidere la Corte Costituzionale il prossimo 12 novembre, a seguito dei ricorsi delle regioni di centrosinistra (Puglia, Toscana, Campania e Sardegna).

Occhiuto ribadisce più volte: “Da soli non ce la possiamo fare, noi abbiamo necessità di unire alla capacità amministrativa dei governatori delle regioni il sostegno dello Stato, anche perché abbiamo il legittimo bisogno di chiedere al governo nazionale che ripaghi il debito acquisito verso le regioni del Sud. Se non c’è questo rapporto tra Regioni e governo in termini solidali, queste sfide noi le perdiamo tutte, perché governiamo regioni che hanno tanti problemi ma anche tante risorse che hanno bisogno del contributo di tutti e del governo nazionale”.

E sottolinea: “Io non sono contro l’autonomia differenziata, anche perché l’autonomia nella mia Regione me la sono presa a legislazione vigente, ad esempio prendendo i 400 medici cubani contro la volontà dei burocrati del ministero della Salute e del Lavoro, o portando Uber in Calabria, quando ho fatto una legge per dare licenze ai NCC. Salvini me l’ha impugnata, io mi sono costituito in Corte Costituzionale e ho vinto. Non sono contro l’autonomia – continua – e non mi spaventa la concorrenza tra le Regioni. Ma questa concorrenza va fatta ad armi pari, dopo aver finanziato i Lep e dopo aver superato la spesa storica. Non è possibile concorrere se qualcuno guida una Ferrari e qualcun altro è costretto a guidare un Pandino. Quindi, io sono favorevole a realizzare quello che è un obbligo della Costituzione”.

Occhiuto aggiunge: “La sinistra ha inserito l’autonomia in Costituzione, questo va chiarito. E vanno chiariti anche altri aspetti: l’articolo 116 della nostra Carta fondamentale ci dice che l’autonomia è una possibilità ma gli articoli 117 e 119 prevedono degli obblighi: finanziare i diritti sociali e civili in egual modo su tutto il territorio nazionale, a Caltanissetta come a Lecco, e mettere in atto la perequazione, al fine di dare la possibilità alle regioni del Sud di avere le stesse risorse e le stesse infrastrutture che hanno le altre regioni”.

Poi ammonisce il suo partito: “Io non ho paura dell’autonomia ma spero che non si faccia il referendum, perché temo molto il suo risultato. In Calabria la consultazione finirebbe 90 a 10 contro l’autonomia: lo stesso risultato si avrebbe in tante altre Regioni del Mezzogiorno. E quel 90% di elettori che voterebbe contro l’autonomia non sono solo elettori di centrosinistra, sono anche tanti elettori di centrodestra che noi non possiamo abbandonare al centrosinistra, anche perché, quando c’è uno spazio in politica, il rischio è che qualcuno lo occupi, che magari qualcuno faccia all’interno del centrodestra, in sintonia con il governo nazionale su altri temi, la parte di chi interpreta questi elettori”.

Occhiuto, infine, lancia una nuova frecciata alla Lega di Salvini: “Forza Italia, grazie ad Antonio Tajani che ha frenato sulla autonomia, sta tenendo una posizione di grande responsabilità. Ed è una posizione di responsabilità che va tenuta fino in fondo perché rischiamo di pagare un prezzo troppo alto aver dato troppo frettolosamente ad un alleato di governo una bandierina da sventolare“.