L’ennesimo episodio di razzismo nel mondo del calcio in Spagna, questa volta durante la partita di sabato al Santiago Bernabéu. I giocatori del Barcellona, Lamine Yamal e Raphinha, sono stati vittime di insulti razzisti. Secondo video diffusi sui social e ripresi da El Pais, i due calciatori avrebbero ricevuto offese come “fottuto neg*o” e “vendi fazzoletti al semaforo”. Gli insulti sono iniziati al 77’, durante l’esultanza di Yamal per il terzo gol del Barcellona, e sono proseguiti quando Yamal si è avvicinato all’angolo per un calcio piazzato che Raphinha stava per battere.
Il Real Madrid ha rilasciato una dichiarazione condannando con fermezza questi atti e ha annunciato l’avvio di un’indagine interna. “Il club condanna qualsiasi comportamento che implichi razzismo, xenofobia o violenza nello sport e deplora gli insulti rivolti dai tifosi” ha dichiarato il Real Madrid. L’obiettivo è identificare i responsabili per adottare misure disciplinari e legali adeguate.
La Liga ha dichiarato che denuncerà gli insulti e i gesti “intollerabili e razzisti” e ha ribadito il proprio impegno a “sradicare qualsiasi tipo di comportamento razzista e odio dentro e fuori dagli stadi.” Le autorità giudiziarie, tra cui l’Unità per i Crimini d’Odio e le Discriminazioni della Procura Generale, verranno informate. Anche il Consiglio Superiore dello Sport ha espresso condanna e annunciato che i fatti saranno esaminati dalla Commissione statale contro la violenza, il razzismo, la xenofobia e l’intolleranza nello sport, con una riunione della Commissione Permanente prevista per lunedì.
Il Barcellona, attraverso fonti interne, ha comunicato che sta valutando le azioni da intraprendere. Nel frattempo, l’arbitro Sánchez Martínez non ha riportato gli insulti nel verbale della partita, nonostante uno dei suoi assistenti fosse posizionato vicino all’area in cui si sono verificati gli episodi.
???? Vídeos de @andresadf (en TikTok):
ℹ️ Aficionados del Madrid llamando ayer en el Bernabéu «puto negro», cagándose en su madre y en su «puta madre» y diciendo que se vaya «a vender pañuelos» a Lamine Yamal.
➡️ Racismo e insultos contra un menor de edad.#NoAlRacismo pic.twitter.com/j81AZsWyN4— Radio Taronja (@RadioTaronja_) October 27, 2024
La spagna non è nuova a questi episodi. Nel 2024, il paese iberico ha emesso le prime condanne per insulti razzisti nel calcio. Tutti i casi riguardano insulti contro il giocatore del Real Madrid Vinicius Jr. La prima sentenza, considerata simbolica, ha visto tre tifosi del Valencia condannati a otto mesi di carcere per insulti xenofobi durante una partita a Mestalla. Oltre alla pena sospesa, non potranno accedere agli stadi per tre anni. In un altro caso, una persona è stata condannata a otto mesi per commenti razzisti online contro Vinicius e Antonio Rüdiger, e non potrà accedere alla piattaforma per 20 mesi.
Un altro episodio riguarda un uomo condannato a un anno di prigione e a tre anni di divieto d’accesso agli stadi per insulti contro Vinicius e Samu Chukwueze a Palma. Nella stessa partita, un minorenne ha lanciato oggetti contro Aurélien Tchouameni e dovrà svolgere attività educative. Inoltre, un tribunale di Siviglia ha ordinato di riaprire un’indagine su insulti contro Vinicius risalenti a marzo 2023, rispondendo a un appello della Liga. Queste sentenze riflettono la volontà di affrontare il razzismo negli stadi spagnoli.