C’è chi già dice che è un grande spot e la fotografia di un riscatto del calcio italiano e c’è chi fa notare che evidentemente non è stata una grande carta di identità delle due difese. Ad ogni modo di sicuro non sono mancati i gol né lo spettacolo né tantomeno le emozioni in Inter-Juventus, finita con un 4-4 che per una volta tanto permette di utilizzare con coerenza il termine “rocambolesco”. Una partita incredibile – davanti a oltre 75mila spettatori per il tutto esaurito – che fa sorridere una squadra che in campo a San Siro non c’era, il Napoli guidato dal doppio ex Antonio Conte, che ora in classifica ha un vantaggio di 4 punti sull’Inter e 5 sulla Juve.
La squadra di Inzaghi non solo è andata per due volte in vantaggio, ma la seconda perfino di due gol (4-2), ma i bianconeri hanno dato l’impressione di rimanere sempre in partita e non hanno mai davvero accusato il colpo anche nei momenti di maggiore difficoltà (anche grazie al portiere Di Gregorio) trasformando una possibile disfatta in un pareggio imprevedibile per quanto sperato.
Priva di tre titolari come Bremer, Koopmeiners e Nico Gonzalez, la squadra di Motta ha sofferto a lungo la fisicità nerazzurra ma alla fine ha pescato il jolly con una doppietta in dieci minuti di Yildiz, che questa volta ha dimostrato di meritare la pesante maglia numero 10. Nell’Inter grande partita, anche senza segnare, di Thuram e del solito Barella. Nella Juve da sottolineare l’imprevedibilità di Conceição, autentica spina nel fianco della difesa nerazzurra.
Dopo un quarto d’ora di studio, l’Inter passa al primo affondo con Zielinski che trasforma un rigore concesso dall’arbitro per un fallo di Danilo su Thuram. Il brasiliano, disastroso con lo Stoccarda, ripete lo stesso errore anche contro i nerazzurri arrivando in ritardo sull’inserimento dell’attaccante francese. Il gol subito è come una scossa per la squadra di Motta, che nel giro di un quarto d’ora ribalta il risultato. Al 20′ pareggia Vlahovic con una deviazione sotto misura su assist di McKennie, pescato bene in area da Cabal. Al 28′, giocata ubriacante di Conceição sulla destra e assist per Weah che a due passi da Sommer non sbaglia. Il botta e risposta tra le due squadre prosegue al 34′ quando Mkhitaryan pareggia con un sinistro rasoterra dal limite, dopo una combinazione con Thuram. In una girandola incredibile di emozioni, tre minuti dopo l’Inter si riporta in vantaggio con Zielinski che trasforma un altro rigore concesso da Guida per un fallo di Kalulu su Dumfries. Due ingenuità quelle del francese e di Danilo che costano carissimo ai bianconeri. In avvio di ripresa il quarto gol nerazzurro firmato da Dumfries in mischia sembra chiudere la partita. Solo un eroico Di Gregorio evita alla Juve un passivo peggiore, poi entra Yildiz che firma una splendida doppietta in dieci minuti che fissa il risultato sull’incredibile 4-4.