Si sono aperte alle 7 di domenica 27 ottobre le urne della Liguria dove i cittadini sono chiamati a esprimersi per l’elezione del presidente della Regione e dei trena componenti del consiglio regionale. I liguri al momento hanno risposto con freddezza al voto, anticipato di un anno rispetto alla naturale scadenza del mandato di Giovanni Toti, dimessosi la scorsa estate dopo l’inchiesta giudiziaria che lo ha travolto. Alle 19 l’affluenza era infatti in calo rispetto al 2020, con il 30,56% degli aventi diritto andati al voto rispetto al 32,03% di quattro anni fa.
In particolare sulle quattro province solo a Genova il dato risulta lievemente in crescita con il 32,92% di affluenza contro il 32,25 del 2020. A Imperia fino alle 19 sono andati a votare il 24,2% dei cittadini (erano il 30,17 nel 2020), a La Spezia il 30,87% (contro il 31,18% del 2020), a Savona il 27,99% (33,44% nel 2020)
Situazione simile alle 12 quando l’affluenza era del 13,06%, in calo rispetto alla stessa ora del voto del 2020. In particolare, come per le 19, i numeri alle 12 erano in diminuzione in tre province su quattro, solo a Genova il dato era leggermente superiore: alle 12 aveva votato il 14,29% degli aventi diritto contro il 14,19% del 2020, a Savona il 12,23% (14,67 nel 2020), a Imperia il 10,31% (12,97 nel 2020), a Spezia l’11,94% (13,08 nel 2020).
Ai rispettivi seggi si sono già presentati i due principali sfidanti, il candidato del centrodestra Marco Bucci, in piazza Santa Maria in via Lata a Genova, e Andrea Orlando, candidato del centrosinistra che ha votato alle 10,30 in via Monteverdi a Spezia.
Le regionali, per le quali sarà possibile esprimere un voto oggi, domenica 27 ottobre, fino alle 23 e domani lunedì 28 ottobre dalle 7 alle 15, si stanno svolgendo mentre in molte zone della Liguria è in corso l’allerta arancione. In alcuni Comuni, infatti, si è scelto di spostare i seggi situati in zone esposte a rischi. Quindi, ad esempio, nel Comune di Borgio Verezzi il seggio 3 (piazza Sant’Agostino, Verezzi) è spostato nel Palazzo Comunale, in via del Municipio 17; a Vado Ligure i seggi 1 – 2 – 3 (scuola elementare Don Peluffo di via Piave 2) sono spostati alle scuole medie A. Peterlin di via XXV Aprile 6; nel comune di Quiliano i seggi 1 – 2 – 3 (edificio scolastico di Via Mattotti) sono spostati nella Palazzina Servizi – Sala Consiliare, Biblioteca, in piazza della Costituzione 1; a Spotorno le sezioni 1 e 2 (scuola primaria S. Pertini in viale Europa 6) sono spostate alla scuola secondaria in Via Verdi – località Baxie.
“Vorrei fare un ringraziamento a tutte le persone che in condizioni di difficoltà hanno consentito lo svolgimento del voto quindi ai rappresentanti di lista, agli scrutatori, ai presidenti, alle forze dell’ordine e al personale dedicato delle amministrazioni pubbliche che in questi giorni consentono un esercizio fondamentale come quello del voto. Vorrei in queste ore manifestare la vicinanza a tutte le persone e alle popolazioni colpite in queste giornate dal maltempo”, ha detto Orlando dedicando un “pensiero particolare” alla vicenda di Arenzano dove da ieri un uomo risulta scomparso.
Politica
Elezioni regionali in Liguria, affluenza alle ore 19 al 30,56%: in calo rispetto al 2020. In alcuni comuni seggi spostati per allerta meteo
Si sono aperte alle 7 di domenica 27 ottobre le urne della Liguria dove i cittadini sono chiamati a esprimersi per l’elezione del presidente della Regione e dei trena componenti del consiglio regionale. I liguri al momento hanno risposto con freddezza al voto, anticipato di un anno rispetto alla naturale scadenza del mandato di Giovanni Toti, dimessosi la scorsa estate dopo l’inchiesta giudiziaria che lo ha travolto. Alle 19 l’affluenza era infatti in calo rispetto al 2020, con il 30,56% degli aventi diritto andati al voto rispetto al 32,03% di quattro anni fa.
In particolare sulle quattro province solo a Genova il dato risulta lievemente in crescita con il 32,92% di affluenza contro il 32,25 del 2020. A Imperia fino alle 19 sono andati a votare il 24,2% dei cittadini (erano il 30,17 nel 2020), a La Spezia il 30,87% (contro il 31,18% del 2020), a Savona il 27,99% (33,44% nel 2020)
Ai rispettivi seggi si sono già presentati i due principali sfidanti, il candidato del centrodestra Marco Bucci, in piazza Santa Maria in via Lata a Genova, e Andrea Orlando, candidato del centrosinistra che ha votato alle 10,30 in via Monteverdi a Spezia.
Le regionali, per le quali sarà possibile esprimere un voto oggi, domenica 27 ottobre, fino alle 23 e domani lunedì 28 ottobre dalle 7 alle 15, si stanno svolgendo mentre in molte zone della Liguria è in corso l’allerta arancione. In alcuni Comuni, infatti, si è scelto di spostare i seggi situati in zone esposte a rischi. Quindi, ad esempio, nel Comune di Borgio Verezzi il seggio 3 (piazza Sant’Agostino, Verezzi) è spostato nel Palazzo Comunale, in via del Municipio 17; a Vado Ligure i seggi 1 – 2 – 3 (scuola elementare Don Peluffo di via Piave 2) sono spostati alle scuole medie A. Peterlin di via XXV Aprile 6; nel comune di Quiliano i seggi 1 – 2 – 3 (edificio scolastico di Via Mattotti) sono spostati nella Palazzina Servizi – Sala Consiliare, Biblioteca, in piazza della Costituzione 1; a Spotorno le sezioni 1 e 2 (scuola primaria S. Pertini in viale Europa 6) sono spostate alla scuola secondaria in Via Verdi – località Baxie.
“Vorrei fare un ringraziamento a tutte le persone che in condizioni di difficoltà hanno consentito lo svolgimento del voto quindi ai rappresentanti di lista, agli scrutatori, ai presidenti, alle forze dell’ordine e al personale dedicato delle amministrazioni pubbliche che in questi giorni consentono un esercizio fondamentale come quello del voto. Vorrei in queste ore manifestare la vicinanza a tutte le persone e alle popolazioni colpite in queste giornate dal maltempo”, ha detto Orlando dedicando un “pensiero particolare” alla vicenda di Arenzano dove da ieri un uomo risulta scomparso.
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Le condizioni di Papa Francesco si sono aggravate: “Crisi respiratoria e anemia, sono state necessarie trasfusioni e ossigeno”. I medici: “Prognosi riservata”
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(Adnkronos) - Papa Francesco "è in prognosi riservata". Lo fa sapere oggi, 22 febbraio, il Vaticano, con un aggiornamento sulle condizioni del Pontefice 88enne,ricoverato dal 14 febbraio al Gemelli per una polmonite bilaterale. "Le condizioni del Santo Padre continuano a essere critiche, pertanto, come spiegato ieri, il Papa non è fuori pericolo". "Questa mattina Papa Francesco ha presentato una crisi respiratoria asmatiforme di entità prolungata nel tempo, che ha richiesto anche l'applicazione di ossigeno ad alti flussi".
"Gli esami del sangue odierni hanno, inoltre, evidenziato una piastrinopenia associata a un'anemia, che ha richiesto la somministrazione di emotrasfusioni. Il Santo Padre continua a essere vigile e ha trascorso la giornata in poltrona anche se più sofferente rispetto a ieri", aggiunge il Vaticano.
Nel bollettino, diramato dal Vaticano, vengono evidenziate delle criticità della salute di Bergoglio che ancora non erano mai apparse in quelli precedenti.
Il bollettino medico di questa sera di Papa Francesco, dice all'Adnkronos Salute, del virologo Fabrizio Pregliasco, "mette in luce un percorso non piacevole che evidenzia le difficoltà di reazione del paziente alla terapia. E ci preoccupa un po', soprattutto perché non c'è solo la polmonite, da quello che ci viene riferito, ma anche questi problemi di bronchite asmatica di cui già soffriva e che in questo momento non aiutano a migliorare le condizioni del polmone".
"È chiaro che in una persona dell'età del Pontefice, con le sue problematiche di salute di base, gli elementi riferiti oggi - la lunga crisi respiratoria di questa mattina e la piastrinopenia, associata ad un'anemia - non evidenziano un percorso di stabilizzazione e guarigione. Per questo motivo i medici hanno parlato di prognosi riservata. Ci auguriamo che Pontefice superi presto questo delicato momento" conclude Pregliasco.
(Adnkronos) - Papa Francesco "è in prognosi riservata". Lo fa sapere oggi, 22 febbraio, il Vaticano, con un aggiornamento sulle condizioni del Pontefice 88enne,ricoverato dal 14 febbraio al Gemelli per una polmonite bilaterale. "Le condizioni del Santo Padre continuano a essere critiche, pertanto, come spiegato ieri, il Papa non è fuori pericolo". "Questa mattina Papa Francesco ha presentato una crisi respiratoria asmatiforme di entità prolungata nel tempo, che ha richiesto anche l'applicazione di ossigeno ad alti flussi".
"Gli esami del sangue odierni hanno, inoltre, evidenziato una piastrinopenia associata a un'anemia, che ha richiesto la somministrazione di emotrasfusioni. Il Santo Padre continua a essere vigile e ha trascorso la giornata in poltrona anche se più sofferente rispetto a ieri", aggiunge il Vaticano.
Nel bollettino, diramato dal Vaticano, vengono evidenziate delle criticità della salute di Bergoglio che ancora non erano mai apparse in quelli precedenti.
Il bollettino medico di questa sera di Papa Francesco, dice all'Adnkronos Salute, del virologo Fabrizio Pregliasco, "mette in luce un percorso non piacevole che evidenzia le difficoltà di reazione del paziente alla terapia. E ci preoccupa un po', soprattutto perché non c'è solo la polmonite, da quello che ci viene riferito, ma anche questi problemi di bronchite asmatica di cui già soffriva e che in questo momento non aiutano a migliorare le condizioni del polmone".
"È chiaro che in una persona dell'età del Pontefice, con le sue problematiche di salute di base, gli elementi riferiti oggi - la lunga crisi respiratoria di questa mattina e la piastrinopenia, associata ad un'anemia - non evidenziano un percorso di stabilizzazione e guarigione. Per questo motivo i medici hanno parlato di prognosi riservata. Ci auguriamo che Pontefice superi presto questo delicato momento" conclude Pregliasco.
Roma, 22 feb. (Adnkronos) - "Meloni viene da una storia politica, a differenza di quella liberale e radicale, che non ha considerato nei decenni gli Usa e l’atlantismo come imprescindibili per l’Italia e l’Europa". Lo scrive Benedetto Della Vedova sui social.
"Oggi la troviamo nel suo intervento alla Cpac, come zelante difensore dell’indifendibile, cioè di Trump. Trump ha sempre sostenuto anche nel suo primo mandato, falsando la realtà, che l’Unione europea fosse stata creata per approfittare degli Usa. Con lui bisognerà fare i conti, naturalmente, ma Trump non è stato e non sarà amico della Ue e men che meno dell’Ucraina che è pronto a sacrificare per l’amicizia con Putin: Meloni se ne faccia una ragione, non può essere contemporaneamente amica di Trump e della Ue, deve scegliere".
Roma, 22 feb. (Adnkronos) - "Un trionfo di vittimismo su scala planetaria. A servizio dei potenti, altro che popolo! Meloni con il suo intervento alla Cpac in corso a Washington ha fatto una scelta di campo, contro l’Europa. Forse persegue il suo interesse politico, ma non è l’interesse nazionale". Lo scrive sui social Peppe Provenzano, responsabile Esteri del Pd.
Roma, 22 feb. (Adnkronos) - "Sorprende che nessuno di La 7 prenda le distanze dall’orribile auspicio che Salvini venga colpito da un ictus. L’alibi della trasmissione satirica non assolve autori, ospiti, dirigenti ed editori. Purtroppo, troppe trasmissioni di La 7 e di Rai 3 istigano all’odio e avvelenano il clima del Paese. Editori, dirigenti, odiatori chiederanno scusa pubblicamente?”. Lo dichiarano i Capigruppo di Forza Italia alla Camera e al Senato, Paolo Barelli e Maurizio Gasparri.
Roma, 22 feb. (Adnkronos) - "Neanche un accenno al saluto nazista di Bannon. Nessuna presa di distanze. Evidentemente non può farlo. Meglio la retorica melensa e consueta dell’approccio Maga. Sposa su tutta la linea ideologica la retorica di JD Vance a Monaco, e chiude la porta ad una reale soggettività europea. Un discorso furbesco e ambiguo, di chi ha scelto di galleggiare e che posiziona il governo italiano sulla linea Orban con buona pace di tutte le chiacchiere a vuoto sull’ambasciatrice dei due mondi". Lo scrive sui social il senatore Enrico Borghi, capogruppo al Senato di Italia Viva, a proposito dell'intervento di Giorgia Meloni alla Cpac di Washington.
Roma, 22 feb. (Adnkronos) - “Tante bugie, in linea con la propaganda di Meloni. Il suo è il governo delle insicurezze. Sicurezza energetica? Falso. Ha fatto aumentare le bollette, rendendo le famiglie italiane meno sicure e più povere. Sicurezza alimentare? Falso". Così in una nota Angelo Bonelli, deputato di AVS e co-portavoce di Europa Verde.
"Con il suo negazionismo climatico favorisce la crisi dell’agricoltura e il dominio delle grandi multinazionali. Libertà di parola? Falso. Difende il vice di Trump, Vance, che vuole la libertà di diffondere bugie attraverso i social, strumenti nelle mani dei potenti miliardari americani. Difende la democrazia? Falso. È lei che vuole demolire gli organi costituzionali per diventare una e trina: Dio, Patria e Legge. I conservatori del mondo vogliono costruire il nuovo totalitarismo mondiale grazie al potere economico, tecnologico e militare di cui dispongono per trasformare la democrazia in un sottoprodotto commerciale della loro attività”.