Sotto indagine per l’appalto dei rifiuti e con richiesta di arresto rigettata dal Gip, il sindaco di Giugliano Nicola Pirozzi si è autosospeso dal Pd. E’ la terza inchiesta su Giugliano nel giro di due mesi, traballa l’amministrazione di centrosinistra-M5s eletta nel 2020. L’inchiesta della Procura di Napoli Nord conta decine di indagati, tra cui il predecessore di Pirozzi, Antonio Poziello (anche lui ha rischiato l’arresto). Ruota intorno alla Teknoservice, la ditta della raccolta dei rifiuti che ha l’incarico dai tempi del commissariamento per infiltrazioni camorristiche.

Secondo gli inquirenti Pirozzi sarebbe al centro di sistema di favori: avrebbe avvantaggiato la società, chiudendo gli occhi su inadempienze e ritardi, in cambio di assunzioni indicate con un elenco. E’ indagato l’ex assessore all’Ambiente Luigi Grimaldi, che ora è consigliere comunale a Napoli: avrebbe ricevuto mazzette e un orologio di lusso. Il capitolo Poziello invece riguarda la riassegnazione del servizio a Teknoservice, avvenuta nel 2020 con una gara da 120 milioni di euro: una presenta corruzione in concorso con il provveditore alle opere pubbliche, soldi a fiumi (300mila euro) e sostegno elettorale a Poziello intorno all’appalto. Accuse pesanti, tutte da verificare, che per il Gip non sono sufficienti per una misura cautelare.

L’inchiesta su mazzette e assunzioni sulla gara dei rifiuti interessa anche il Comune di Marano. In totale gli indagati tra le due città sono oltre 40. A Marano risultano indagati l’ex sindaco Rodolfo Visconti (già sciolto per infiltrazioni), l’ex assessore Paolo D’Alterio e funzionari pubblici. Per Giugliano è la terza inchiesta in poche settimane dopo quella di “rimborsopoli” che ha coinvolto 4 consiglieri comunali, e quella sulla presunta tangente per il centro sportivo Anthares che vede un consigliere e un dirigente comunale agli arresti domiciliari.

Per ora i partiti non mollano i loro uomini. In una nota il Pd ha apprezzato “la decisione del sindaco di Giugliano, Nicola Pirozzi, coinvolto in una indagine, di auto sospendersi dal Pd, in coerenza con i principi del Codice etico e dello Statuto del partito”. Sulla stessa linea Azione che ha espresso “il proprio sostegno al sindaco e tiene a ribadire il principio fondamentale della presunzione di innocenza, pilastro della nostra democrazia. È importante ricordare che chiunque ha il diritto di essere considerato innocente fino a prova contraria. Le indagini in corso non devono compromettere l’operato di un’amministrazione che ha lavorato e lavora con dedizione per la propria comunità”. Il Pd però annuncia che nelle prossime ore procederà “ad una ulteriore valutazione della situazione politica e amministrativa del comune di Giugliano”.

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