Il dato non è indicativo di un reale sorpasso sul candidato avversario, visto che il sistema elettorale americano è basato sui Grandi elettori in palio per ogni stato e non sul numero di preferenze che escono dalle urne. Tuttavia secondo un sondaggio Abc News pubblicato oggi, la candidata dem Kamala Harris è in vantaggio tra i “probabili elettori” (ovvero chi si è registrato per votare e ha dichiarato ai sondaggisti di recarsi alle urne il 5 novembre) rispetto a Donald Trump. Un dato che conferma che il duello sarà un accanito testa a testa, come è emerso anche dai sondaggi di Cnn e New York Times che registravano una sostanziale parità con vantaggi non significativi per gli sfidanti negli swing states (Michigan, Wisconsin, Pennsylvania, North Carolina, Nevada, Arizona, Georgia).
I segmenti elettorali – Secondo la rilevazione di Abc News, la democratica infatti ha il 49% contro il 51% del repubblicano tra tutti gli elettori registrati, mentre il vantaggio della vice presidente cresce un poco, 51% contro il 47%, tra i probabili elettori. Nel dettaglio, il sondaggio mostra che Harris ha riconfermato il tradizionale vantaggio dei democratici tra gli elettori ispanici, rafforzato quello delle donne dei sobborghi delle grandi città e rimane forte con gli elettori afroamericani. La forza di Trump, viene confermato, è nel voto rurale, dei maschi bianchi senza laurea, mentre il tycoon continua a guadagnare terreno tra i giovani maschi.
I punti di forza – Per quanto riguarda i programmi, viene confermato il vantaggio, +12 punti, di Trump su immigrazione, su economia e inflazione, rispettivamente +8 e +7, e anche su Medio Oriente, +7. Mentre Harris ha un vantaggio a doppia cifra fra chi considera aborto e sanità le questioni più importanti, +15 e +10. In vantaggio la democratica anche per quanto riguarda la difesa della democrazia americana, +8, e il ceto medio, +6.