Per il torneo-esibizione più discusso della storia, non poteva mancare la domanda sul montepremi al vincitore. “Cos’hai fatto con i 6 milioni vinti al Six Kings Slam?”. Questa è stata la curiosità alla quale Jannik Sinner ha dovuto rispondere negli ultimi giorni. La vittoria di Riyadhin finale contro Carlos Alcaraz – ha notevolmente aumentato il bottino in denaro del numero 1 al mondo, considerando che ai fini della classifica Atp è risultato tutto ininfluente. Per Sinner, però non si è trattato (solo) di una questione di montepremi. I motivi che hanno spinto l’altoatesino a partecipare sono ben altri: “Non gioco per soldi. È molto semplice. Certo, è stato un bel premio, ma ci sono andato perché c’erano probabilmente i sei migliori giocatori del mondo e puoi misurarti con loro ed è stato anche un bell’evento”, ha spiegato a Eurosport.

Six Kings Slam: la celebrazione saudita del denaro
Cifre folli e dove trovarle. L’esibizione in Arabia Saudita è stato il perfetto esempio di sportwashing. Tutta una questione di denaro: basti pensare che partecipare anche a una sola partita, come accaduto Medvedev gli è valsa un milione e mezzo di dollari. Per un match durato poco più di un’ora. E Sinner? Il vincitore del torneo ha guadagnato ben 6 milioni di euro, ovvero circa 5,5 milioni di dollari.

I prossimi impegni di Sinner
Il 28 ottobre comincerà l’ultimo Masters 1000 della stagione, quello di Parigi Bercy. Nel mese di novembre, gli ultimi impegni della sua stagione: prima le Atp Finals a Torino, poi le finali di Coppa Davis a Malaga, in programma dal 19 al 24 novembre.

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