Non è una storia di zombie, Uno sguardo delicato sul mono, La ragazza che scomparve in primavera, Giochiamo al dottore e La solitudine delle stelle a mezzanotte sono i finalisti di Amazon Storyteller 2024. Cinque romanzi diversi e insoliti con un comune denominatore: sono scritti bene, senza errori grammaticali e sbavature. In due occasioni sono stata nella giuria del Premio Letterario, ma questa volta non invidio i giudici perché la scelta è davvero molto difficile.
Voglio fare un gioco: esprimere il mio “voto” e vedere se sarà anche la scelta della giuria. Prima però vi presento i cinque finalisti che spaziano dall’horror al romance, dai racconti al thriller e al romanzo di formazione.
La ragazza che scomparve in primavera di Antonio Pagliaro. Nel cuore di una notte palermitana, Irene Siviglia sale su un taxi e scompare. Sarà commissario Giulio Nicosia a dover svelare i segreti della donna e i motivi che l’hanno spinta a scappare. In questo caso non aggiungo altro per evitare di spoilerare.
La solitudine delle stelle a mezzanotte di Anthea D’Arrigo, è il settimo volume, il primo è stato pubblicato il 9 novembre 2021, di un romanzo in più episodi che attraversa un arco temporale di oltre 10 anni. Sotto le vesti di un diario, il romanzo porta il lettore in un viaggio dove si esplorano temi come l’accettazione di sé, il complesso rapporto tra genitori e figli, l’omosessualità e l’amore in tutte le sue forme più intense e inaspettate.
Come vi avevo anticipato si tratta di romanzi molto diversi, qualità dell’opera, numero di download e recensioni dei clienti sono i criteri che hanno guidato e determinato la selezione dei 5 finalisti, ma per conoscere il vincitore dovremo attendere il 9 novembre. L’annuncio sarà fatto all’Indie Book Fest che, per la prima volta si terrà a Roma, al Centro Congressi Cavour. Personalmente consiglio agli autori indie romani di partecipare perché l’evento propone tanti incontri, approfondimenti e conversazioni sul tema del self publishing ed è una preziosa opportunità di informazione e aggiornamento.
Come anticipato, concludo con il mio voto che in questa edizione va a Non è una storia di zombie. Mi ha incuriosita perché, anche se i miei preferiti sono i vampiri, Stefania Toniolo tratta il tema horror con molta ironia.