di Giuseppe Mercurio (iscritto Movimento 5 Stelle)
Che ci sia bisogno di qualche cambiamento è una cosa naturale, tutto si evolve ma che questo “esponente”, inserito nel moVimento senza essere stato né iscritto né attivista, da sconosciuto che era, pretenda – a seguito di notorietà (anche se ha svolto egregiamente il ruolo di presidente del Consiglio) – di cambiare il moVimento in tutto e per tutto (simbolo, mandati, parlamentarie, nomine, esclusioni) dà una sensazione di ingratitudine.
Mai un mea culpa per il calo di voti costante da quando lui è presidente. In tutte le tornate. Butta fuori il “genitore” che ha costruito la casa e se ne impossessa. Ma perché non si è fatto un partito per conto suo, a sua immagine e somiglianza?
Beppe Grillo lo fece quando gli fu suggerito dal Pd e ci è riuscito alla grande. È naturale che arriverà anche per Beppe il momento di defilarsi ma basta una sua battuta tipo “brigate di cittadinanza” per farci comprendere che c’è bisogno ancora di lui, per accendere i riflettori anche della stampa contraria.
Ora gli rinfacciano questi tre anni di parcella. Sicuramente ne ha spesi molti di più dal 2005 in tempo e denaro. “Quando stai navigando in acque calme è facile dimenticare chi ti ha guidato nella tempesta”. E gli argomenti del blog non sono contro il moVimento, sono sempre gli stessi, quelli storici e magari visionari ma sempre propositivi per una migliore umanità.