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Ora che Liam Payne è morto che ne sarà di “Building the Band”? Ecco di cosa si tratta

Deadline riporta la notizia secondo cui il colosso dello streaming si troverebbe in difficoltà con lo show musicale a cui ha preso parte, la scorsa estate, l'ex One Direction scomparso il 16 ottobre

di Emanuele Corbo
Ora che Liam Payne è morto che ne sarà di “Building the Band”? Ecco di cosa si tratta

Ora che Liam Payne è morto che ne sarà di “Building the Band”? È l’interrogativo che i fan si pongono e su cui si starebbe scervellando anche Netflix. Il colosso dello streaming, infatti, aveva messo in cantiere una serie di stampo musicale che ha coinvolto, tra gli altri, l’ex One Direction, scomparso lo scorso 16 ottobre a Buenos Aires precipitando dal balcone della propria stanza d’hotel.

Come riporta Deadline nei mesi addietro si sono tenute le riprese dello show, prodotto dalla società britannica Remarkable Entertainment. Ora Netflix starebbe valutando come procedere in una situazione simile, cercando di fare ricorso al maggior tatto e sensibilità possibile. Non è chiaro quando la serie avrebbe debuttato, ma solitamente la post-produzione richiede dai 3 ai 6 mesi di tempo. Per ora sia Netflix che Remarkable hanno rifiutato di commentare la notizia.

Ma che cos’è, nel dettaglio, “Building the Band”? Dalla descrizione potremmo definirlo una via di mezzo tra un reality e un talent. Protagonisti 50 cantanti che hanno la possibilità di mettere in piedi le proprie band senza mai vedersi. A guidarli solo la compatibilità musicale e la chimica, nella speranza che le affinità vengano confermate anche quando si troveranno faccia a faccia.

Mentori dei ragazzi sono artisti che di band se ne intendono. Nicole Scherzinger, ex delle Pussycat Dolls, Kelly Rowland, che ha militato nelle Destiny’s Child e il compianto Liam Payne. Presentatore d’eccezione AJ McLean dei Backstreet Boys.

La serie è culminata con tre spettacoli dal vivo che sono stati registrati a fine agosto agli Aviva Studios di Manchester. Nel pubblico anche diversi fan di Payne, che sui social hanno condiviso ricordi e foto della serata: “Incontrare Liam l’altra sera è stata la cosa migliore di sempre!” ha scritto una ragazza il 31 agosto su X, “Ha firmato il mio braccialetto e abbiamo parlato […] Mi ha stretto la mano e mi ha regalato il suo più prezioso sorriso che non dimenticherò mai”. “È stato così dolce, incredibile incontrarlo di nuovo dopo così tanti anni” sono state le parole di un’altra fan. Nessuno, di certo, si sarebbe aspettato un epilogo così triste per lui due mesi più tardi.

Mentre il decesso dell’artista continua a presentare contorni non ancora del tutto chiari, una fonte vicina alla famiglia ha fatto sapere che Liam si sarebbe potuto salvare, aggiungendo così altro dolore e rabbia nel cuore di tutti coloro che lo hanno amato.

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