Quotazioni di petrolio e gas in deciso calo sugli sviluppi della situazione in Medio Oriente. L’attacco israeliano contro Iran è stato limitato e centrato su obiettivi militari (non sono state colpite infrastrutture petrolifere), Teheran non sembra intenzionata a rispondere ulteriormente. Pausa armata. Il brent, greggio di riferimento per il mercato europeo, scende a Londra del 4,1% portandosi al di sotto dei 73 dollari/barile, azzerando i rialzi delle ultime due settimane.

Il gas, trattato ad Amsterdam per il mercato Ue, cala del 2,5% a 42,4 euro al megawatt/ora. Rimane tuttavia su valori relativamente elevati, pari a quelli di inizio dello scorso agosto. Solo lo scorso 19 settembre il prezzo era al di sotto dei 35 euro. Da allora, un recupero di circa il 20%. Benché lontane dai valori stratosferici raggiunti nell’agosto del 2022, le quotazioni del gas restano su valori alti, doppi rispetto alla media storica del periodo antecedente lo scoppio della guerra in Ucraina.

Un relativo e provvisorio rasserenamento su possibili sviluppi del conflitto ha effetto anche sulle borse. Le asiatiche hanno chiuso in positivo e anche le europee hanno aperto in rialzo.

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